Nel corso degli ultimi anni hanno vestito la maglia del Napoli alcuni degli attaccanti più forti della Serie A. Basti pensare a Mertens, Osimhen, Lavezzi e Cavani, ma anche Higuain: come ben sanno anche tutti coloro che non si perdono una statistica sul Napoli e sono sempre informati sulle ultime notizie sportive, si tratta di giocatori che hanno fatto la differenza a suon di gol.
Se tanti si ricordano inevitabilmente dei bomber e dei giocatori che hanno segnato gol a raffica con la maglia del Napoli, è bello ogni tanto ricordare anche calciatori che a Napoli hanno lasciato il cuore, dando tutto in campo e venendo apprezzati anche per questo motivo.
Uno di questi è sicuramente Walter Gargano, che nella sua lunga esperienza con la maglia del Napoli non si è mai risparmiato. Un vero e proprio motorino inesauribile del centrocampo, che ha legato in maniera indissolubile la sua carriera con la maglia azzurra.
Il trio con Lavezzi e Hamsik
Gargano è stato un vero e proprio metronomo del centrocampo, dando quella sostanza e quantità che ogni squadra di prima fascia dovrebbe sempre avere. Certo, non è mai stato uno che è andato tanto di fino, ma un vero e proprio combattente. Un guerriero, insomma, che si è trovato fin da subito a formare un trio ben affiatato anche fuori dal campo con Marek Hamsik e il “Pocho” Lavezzi.
Gargano, infatti, ha sottolineato in più di un’intervista come Marek Hamsik sia stato il calciatore più forte con cui è sceso in campo. Non solo, dal momento che ne ha elogiato anche in tantissime occasioni le qualità dal punto di vista umano. Ed è così che Gargano ha rivelato come insieme ad Hamsik e Lavezzi, in quel periodo, formava un trio molto coeso anche lontano dal rettangolo di gioco. Infatti, i tre grandi ex del Napoli sono arrivati praticamente nello stesso periodo a Castel Volturno.
Gargano e quel gesto passato alla storia contro la Juventus
Il buon Walter è stato protagonista di diversi episodi simpatici e curiosi nel corso della sua esperienza con la maglia della compagine partenopea. Quello che i tifosi azzurri ricordano probabilmente con più affetto e divertimento è il gesto “tengo huevos”, che Gargano fece in seguito al rigore mandato a segno nella finale di Supercoppa Italiana, giocata a Doha contro i rivali storici della Juve.
Gargano ha spiegato in più di un’occasione quella reazione, del tutto naturale vista la posta in palio. L’uruguaiano, però, è andato più a fondo con i dettagli e ha spiegato quello che è successo in quell’occasione. Ovvero, prima dei rigori, ci fu una mezza discussione con la squadra. Gargano, infatti, aveva da poco giocato con la maglia dell’Uruguay in Confederations Cup, dove aveva sbagliato un rigore, paratogli da Buffon. Eppure, il buon Walter non si perse d’animo e decise di andare in ogni caso dal dischetto, cambiando lato e facendo gol. E, in quel momento, il gesto “tengo huevos” fu una semplice liberazione, un gesto istintivo.
L’esperienza con Benitez in panchina
Gargano ha sempre ammesso come, nel corso della sua carriera in azzurro, abbia trovato tanti allenatori con cui si è trovato bene. Nella gestione Benitez, Gargano tornò dopo due stagioni passate lontano da Castel Volturno, spese tra Inter e Parma. Un ritorno complicato a Napoli, ma Benitez fin da subito lo rassicurò sul fatto di poter trovare spazio lungo la stagione. L’esperienza del tecnico iberico fu decisiva e Gargano sarà sempre riconoscente per quella stagione che lo ha cambiato.
Un altro aspetto che Gargano ha voluto mettere in evidenza circa la sua esperienza con la maglia del Napoli è sicuramente quello relativo a De Laurentiis. Una vera e propria garanzia per tutti. Nel momento in cui lo scenario si faceva un minimo più complesso e ricco di problemi, ecco che è sempre spuntato il Presidente, pronto a riportare tutti alla realtà, usando il suo stile, ma sempre le parole più adatte alla circostanza concreta.