Analisi A. Pisciotta – Napoli-Roma: i cambi non sono stata l’arma in più

Analisi dei goal subiti nella trentatreesima partita di Serie A; NapoliFiorentina giocata il 10 aprile alle 19.00 allo Stadio Diego Armando Maradona” di Napoli.

Vantaggio azzurro – Insigne all’11’ (R) – (1-0)

Buona la partenza degli azzurri con il goal che arriva all’11 minuto. L’azione parte su una palla recuperata da una ribattuta della difesa giallorossa. Lobotka indietreggia verso la difesa, ma a “palla scoperta” la difesa avversaria continua a salire (figura 1); nel frattempo Ruiz viene incontro per cercare un uno-due con il centrocampista azzurro (figura 2). E lo trova in maniera tranquilla ed indisturbata; sul passaggio di ritorno il centrocampista azzurro effettua un passante per Lozano; quest’ultimo si mette tra la palla e l’avversario, quest’ultimo commette fallo ed è calcio di rigore. Rigore poi trasformato da Insigne per portare i suoi in vantaggio.

Pareggio giallorosso – El Shaarawy al 91′ (1-1)

Pareggio che avviene nel primo minuto di recupero su una disattenzione difensiva azzurra, e soprattutto su una bellissima azione giallorossa. Partendo dal passaggio in verticale vero il centrocampista della Roma, Juan Jesus decide di rompere la linea difensiva; in quanto vede l’avversario in posizione pericolosa. Ma la posizione di Demme e Zielinski non sono giuste; infatti dovevano essere al contrario. Magari Demme avrebbe seguito il movimento alle spalle dei difensori, cosa che non fa il polacco (figura 4). Rompendo la linea difensiva, Juan Jesus, mette in difficoltà anche Mario Rui; in quanto viene tirato fuori dal passaggio in verticale (figura 5). Così facendo si va a giocare in 3 attaccanti contro 3 difensori (figura 6). Intanto dall’altro lato, come si vede in figura 5, El Shaarawy è solo; chiudendo l’azione al secondo palo può soltanto ricevere il passaggio del compagno ed insaccare indisturbato.

Conclusioni dell’analisi

Il pareggio è un risultato giusto, per quello visto in campo. Gli azzurri non hanno giocato come loro solito, e di fronte la Roma di Mourinho ha ben chiuso gli spazi. Forse con un po’ più di attenzione nel finale si poteva evitare di prendere quel goal; ma bisogna fare i complimenti alla Roma per averci creduto fino alla fine. Spalletti non sarà affatto contento di chi è subentrato, in quanto lo ha fatto in maniera un po’ superficiale; senza incidere come succede di solito con i sostituti. E’ pur vero che con l’infortunio di Lobotka ha cambiato i piani del mister, ma la domanda principale è perchè Zielinski e non Demme? Forse il secondo ancora non in piena condizione? Le valutazioni sarebbero molteplici, ma ormai è successo bisogna guardare avanti e finire questa stagione nella miglior posizione possibile.

Centrare la Champions era l’obiettivo minimo della società, e Spalletti è in linea con questo; non si dovrebbe criticare chi ha permesso di farci sognare, e finchè la matematica non ci mette limite è ancora giusto sognare. Ne bisognerebbe paragonarlo ad altri allenatori, perchè è vero questa è una stagione molto particolare, ma quello che conta sono sempre i risultati; ed ad oggi Spalletti è al terzo posto a 2 punti (ipotetici 5, se l’Inter vince il recupero),  dal secondo e 4 dal primo. Di certo non sono pochi, ma non sono nemmeno tanti, bisogna solo che i calciatori si riuniscano intorno al mister e creino quella magia che ha fatto sognare il girone d’andata; magari ripartendo proprio già da Empoli domenica 24 aprile alle ore 15.00, con il risultato dell’Inter contro la Roma già conosciuto dagli azzurri.

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Analisi a cura di Antonio Pisciotta
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