Il «Maradona» è diventato una specie di «tabù», improvvisamente: qualcosa era già successo nella passata stagione (quattro sconfitte in campionato) ma stavolta sta andando persino peggio, statisticamente, e le giornate da dimenticare sono diventate cinque, tutte diverse, come spesso succede, alcune per l’incidenza possente della «sorte» (con Empoli e Spezia), altre affrontate in emergenza (con l’Atalanta) e le ultime (con Milan e Fiorentina) subite psicologicamente e pure tatticamente. Raccontano i numeri che il Napoli al “Maradona”, nelle sue sedici partite, ha messo assieme nove vittorie e due pareggi, fanno ventinove punti, con una media di 1,81.
Il Napoli che va in trasferta non solo ha un’altra «postura» ma pure un’altra faccia (tosta) e gli undici successi ed i quattro pareggi fanno 2,31 con una proiezione che, ovviamente, alimenterebbe la stesura d’una favola nella quale la squadra crede. Se lo sono detti l’altra sera a cena, c’erano quasi tutti – mancava Spalletti lievemente raffreddato, mancano chiaramente i calciatori che osservano il Ramadan – in un appuntamento praticamente istituzionale ma che è servito al vice presidente, Edoardo De Laurentiis, per sottolineare la fiducia: «Manca solo un ultimissimo sforzo per riuscire a rifare la Storia».
Fonte: Il Mattino