Dopo la requisitoria, l’organo giudicante presieduto da Carlo Sica dovrà stabilire anche se le ammende richieste sono congrue: 800 mila euro alla Juve, 392 mila al Napoli, 338 mila al Parma, 320 mila al Genoa, 195 mila alla Samp, 125 mila al Pescara, 90 mila al Pisa, 42 mila all’Empoli, 23 mila alla Pro Vercelli, 8 mila al Novara (senza nessun deferimento) e 3 mila al Chievo. L’udienza di ieri, terminata alle ore 17, ha coinvolto subito le difese di Novara, Chievo, Empoli, Pisa, Pescara e Parma, mentre giovedì scenderanno in campo le altre squadre di avvocati. Per arrivare, già venerdì pomeriggio, alla prima sentenza. Si preannunciano tempi molto più veloci rispetto al passato (con il secondo grado, praticamente scontato, entro la fine della stagione), grazie al nuovo codice voluto da Gravina. Parma e Pisa tirano un sospiro di sollievo: nell’indagine, la Procura evidenziava anche la violazione del comma 2 dell’art. 31, accusandole in sostanza di essere riuscite a iscriversi al campionato proprio grazie alle plusvalenze fittizie. In quel caso, rischiavano punti di penalizzazione o addirittura l’esclusione dal campionato: ipotesi al momento scongiurata. G. Marota (Cds)