Anche Anguissa vittima dei cori a Bergamo. Pagheranno i responsabili diretti

Non solo Koulibaly, anche Frank Anguissa è stato vittima dei cori razzisti di Bergamo durante e dopo la gara Atalanta-Napoli. Ora però il giudice sportivo ha deciso che ci saranno ulteriori indagini che scoprire individualmente gli autori di tali gesti, come scrive oggi il Corriere dello Sport. D’altronde l’ispettore federale che era posizionato nei pressi del tunnel di accesso al terreno di gioco ha sentito insulti razzisti che erano sfuggiti: quelli ad Anguissa. Nessuno ha voltato le spalle, questa volta. Non solo Koulibaly, dunque, è stato vittima, a Bergamo, di insulti razzisti. Anche se è sacrosanto sottolineare che in questo caso ci si trova davanti a individui che possono essere identificati attraverso le telecamere del Gos. Perché è giusto non punire interi settori (mai come domenica pomeriggio tutto era filato per il verso giusto) ma solo i responsabili diretti. Quando gli stadi erano vuoti o anche con la capienza limitata, questi episodi erano finiti del dimenticatoio. «Il giudice si riserva di assumere le decisioni di competenza in relazione ai cori discriminatori di matrice razziale da parte di alcuni sostenitori della curva nord Pisani», si legge. Su temi come questi non devono esserci incertezze. Non più. Senza colpire in maniera discriminata. Però dopo la chiusura della Curva del Verona, questo è un altro episodio che il nostro calcio ha iniziato ad avere coraggio. Cercateli e buttateli fuori dai nostri stadi: lo dice il giudice della Lega, lo pensano tutti.

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