La sua Napoli, adesso, è proiettata in una dimensione onirica, conquistata in sette mesi (quasi) surreali, andando oltre i limiti e anche gli ostacoli, abbracciando un’idea che Spalletti ha spalmato in uno spogliatoio che gli è appartenuto subito. «Con il mister c’è un rapporto bellissimo. Dopo la partita in Nazionale mi ha mandato un messaggio e la prima cosa che mi ha detto, quando sono arrivato, mi ha colpito: ti stavo aspettando. Non posso deluderlo. Devo dire che Spalletti ci ha cambiati dal punto di vista psicologico ma non dobbiamo dimenticare il lavoro fatto prima con Gattuso».
Fonte: CdS