Graziani, allenatore: “Inter e Napoli hanno le sfide più dure”

Su Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Ciccio Graziani, allenatore e campione del mondo con l’Italia nel 1982, ecco le sue parole: “Attualmente nessuno merita la maglia numero 10 della Nazionale. Quel numero deve essere indossato da un calciatore che abbia una qualità oltre la media, e in Italia non vedo calciatori all’altezza di BaggioTotti Del PieroMancini prima della Macedonia superficiale come tutti noi, perché la prima partita è stata sottovalutata da tutti, dai tifosi, dal ct e dalla federazione. Poi sappiamo come è andata quella sera. Non era la solita Italia, nemmeno con la Bulgaria abbiamo giocato in maniera così superficiale. Quando ho visto Kean la prima volta credevo che la Nazionale avesse trovato l’attaccante dei prossimi 10 anni, invece sappiamo come è andata. Raspadori lasciatelo tranquillo e lasciatelo crescere, ma non è un centravanti puro. Ora si parla di Scamacca, che ha tutte le caratteristiche per diventare un top-player, ma è troppo presto per sapere se davvero lo diventerà. LovatoRovellaPortanova Ricci so dove giocano, ma gli altri della Nazionale Under-21 non so nemmeno dove giocano, faccio fatica. Il nostro calcio si è impoverito, perché siamo “esterofili”, andiamo a prendere i giovani all’estero senza dare modo e tempo di emergere ai ragazzi italiani. Prima c’era sempre un ragazzo campano in tutti i settori giovanili di squadre di A e di B, adesso invece non se ne vedono più in giro. In Italia alcune squadre italiane giocano con 11 stranieri, quindi di che cosa stiamo parlando? Atalanta-Napoli non può essere il crocevia di questa stagione. E’ ovvio che in questa situazione chi perde rischia troppo, ma tra le squadre di testa le distanze sono talmente minime che potresti recuperare subito. Inter e Napoli hanno le sfide più dure, ma non c’è scritto da nessuna parte che il Milan porterà a casa il risultato pieno. Io dico che per il Napoli potrebbe essere fondamentale non perdere, ma sicuramente non sarebbe una sentenza un’eventuale sconfitta.”

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