A dicembre, a sorpresa, il primo addio è servito per ridimensionare le spese e l’addio di Manolas, tornato in Grecia, ha prodotto un risparmio sostanziale e soprattutto sostanzioso: i suoi 4 milioni e 200 euro sono magicamente spariti dalle uscite e quell’«ossessione» di un contratto con scadenza 2024, altri sedici milioni lordi, è servito per sgrossare un’eccedenza. Ma altro sta per succedere: Lorenzo Insigne ha già firmato con il Toronto, la sua casetta (d’oro) in Canada è prenotata e il Napoli perderà un capitano e però anche l’onere di quei quattro milioni e mezzo (il doppio, ovviamente per gli aggravi fiscali) che gli riconoscerà sino al 30 giugno. La cifra è la stessa per Mertens, spiccioli in più o in meno, che – eventualmente dovesse restare, con possibilità che sembrano assai ridotte – dovrà ovviamente rivedere al ribasso il proprio contratto. È in scadenza anche Ghoulam, che tra premi ottenuti alla firma (nel 2018) e stipendio, rappresenta una delle voci più imponenti del budget. E, visto che il Real e l’Inter chiamano, Ospina potrà vedere esaudite altrove le legittime aspirazioni.