Non c’è un altro Paese evoluto in cui i magistrati si occupano con una frequenza delle società calcistiche

Da mesi c’è un faro acceso dai magistrati torinesi sui bilanci della Juventus, perché si sospetta che il club – costretto a continue ricapitalizzazioni, l’ultima da 400 milioni – abbia fatto una serie di fittizie plusvalenze per sistemare i propri conti. In questi giorni negli uffici dei magistrati stanno sfilando i calciatori bianconeri per chiarire i termini della rinuncia – presunta, secondo i magistrati – a 4 mensilità fatta da capitan Chiellini e dai suoi compagni durante la pandemia di due anni fa per andare incontro alle esigenze della società. La Procura federale si sta interessando delle plusvalenze della Juve come di altri club, Napoli compreso (affare Osimhen). Queste bolle sono uno degli aspetti peggiori del calcio, che finora non ha saputo adottare contromisure, e non c’è da sorprendersi se vi sono stati mugugni da parte dei club quando Gravina ha annunciato che l’indice di liquidità (parametro che stabilisce appunto la liquidità di un’azienda) sarà un parametro fondamentale per l’iscrizione al campionato. Se i bilanci sono corretti, cosa c’è da temere? E sul fronte delle inchieste giudiziarie c’è anche quella che riguarda il potente procuratore Ramadani, uno che fa affari con tutti. Fonte: il Mattino

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