Il campionato di serie A è fermo, per via degli impegni delle nazionali per gli spareggi ai mondiali in Qatar 2022. Nel frattempo si cerca di tracciare un bilancio in vista dello sprint finale. Di questo ma anche sul momento del Napoli e di Osimhen, ilnapolionline.com ha intervistato l’ex d.s. di Napoli, Torino e Modena Gigi Pavarese.
Le volevo chiedere della serie C, categoria che conosce molto bene. A suo avviso c’è stata una crescita anche dal punto di vista tecnico? “Sono d’accordo con lei sulla crescita a livello tecnico, si vedono spesso delle belle partite e la gente è tornata ad appassionarsi come ai vecchi tempi. A livello economico la situazione non è semplice, per via del Covid e della formula della categoria dove si cerca una soluzione con il presidente Ghirelli. Per il nostro movimento sarebbe importante anche che la nazional vinca le due partite, perché non qualificarci ai mondiali sarebbe un ennesimo smacco per il calcio italiano”.
Il Modena sta per salire in serie B. Lei che è stato d.s. della società emiliana, che ci può dire in merito? “Sono stato per un anno d.s. del Modena è sono contento del traguardo che sta per raggiungere. La tifoseria è tra le più intelligenti e competenti che conosca, c’è una società che ha voglia di emergere e dopo un anno di serie C, vuole tornare a fare le cose in grande. Sarebbe un passo importante per poter programmare e poi giocarsela in cadetteria, perciò sono contento che stanno per tagliare il traguardo della promozione”.
Passando al Napoli le vorrei chiedere di Osimhen. Lei ne ha visti tanti di centravanti, il nigeriano chi le ricorda in maniera particolare? “Con le debite proporzioni è un mix tra Antonio Careca, per il senso del gol, mentre per le movenze ricorda Asprilia. Detto questo Osimhen diventerà nel suo ruolo uno dei più forti, lo sta confermando in questa stagione e penso che proseguirà su questa strada. Detto questo il Napoli, per raggiungere importanti traguardi in questo finale di stagione, dovrà avere bisogno dell’apporto di tutti, anche dei gol dei vari Insigne, Zielinski e non solo. Solo così gli azzurri se la potranno giocare nelle ultime 8 gare di campionato”.
Invece l’Atalanta, nonostante le assenze tra infortuni e squalifiche riesce sempre a lanciare diversi giovani in prima squadra. Secondo lei qual è il loro segreto? “L’Atalanta è da anni che è una società all’avanguardia, molto organizzata, merito del presidente Percassi, del d.s. Sartori e del suo allenatore Gasperini. Gli orobici sono da sempre una squadra che lotta per le prime posizioni, anche se quest’anno come ha detto lei, ha avuto diversi problemi fisici. Sarà per il Napoli una sfida non facile, ma essendo una delle 8 finali, non bisognerà sbagliarla se si vuole restare attaccato al treno per i primi posti”.
Infine lei è stato anche al Torino e le volevo chiedere di Belotti. Secondo lei rinnoverà con il club granata? “Io ho la sensazione che Belotti rinnoverà con il Torino, visto che al momento non ci sono squadre che si siano interessate concretamente a lui per la prossima stagione. Lui del resto ha sempre detto che ci tiene e tanto a restare con i colori granata ed è un beniamino della gente. Conoscendo la piazza sarei contento se ci fosse questo importante rinnovo, per far sì che il Torino possa crescere e migliorare nei prossimi anni”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco