Dopo la debacle che ha visto l’Italia di nuovo fuori dai prossimi Mondiali, dopo la sconfitta di ieri sera contro la Macedonia del Nord, bisogna pensare al futuro, anche se dovranno passare altri quattro anni per potersi affacciare alla prossima competizione internazionale. Il Mattino scrive oggi all’idea Fabio Cannavaro, che già dopo la prima esclusione dai Mondiali in Russia era al primo posto in lista per guidare gli azzurri. “Quando la federcalcio polacca contattò Fabio Cannavaro per affidargli la panchina della nazionale in vista dello spareggio playoff (non giocato dopo l’espulsione della Russia), arrivò una telefonata da via Allegri. Vi fu un sondaggio con il capitano dell’Italia campione del mondo nel 2006: nello staff del presidente federale Gravina (che ha da sempre un ottimo rapporto con il tecnico napoletano) cercarono di capire se fosse davvero intenzionato ad accettare quella proposta perché si stava pensando a un Piano B in caso di dimissioni di Mancini dopo lo spareggio con la Macedonia. Ecco, il Piano B è Cannavaro, che ha lasciato la Nazionale dopo il Mondiale 2010 e ha fatto poi lontano dall’Italia la sua carriera da allenatore, con l’ultima trionfale esperienza in Cina prima che scoppiasse la pandemia.
Cannavaro, che sarebbe il primo ct napoletano, è il profilo giusto e non soltanto per il suo passato. E’ un tecnico che ha maturato esperienze all’estero, sa creare un rapporto costruttivo e affettuoso all’interno dello spogliatoio. E’ duro con il sorriso. E non avrebbe paura ad aprire le porte della Nazionale ai giovani. Peraltro, non ci sarebbe certo bisogno di un tutor, seppure d’alto profilo come Lippi, l’allenatore che nel ’93 lo lanciò al centro della difesa del Napoli e che ne fece il leader dell’Italia campione del mondo sotto il cielo di Berlino. Sedici anni fa, una vita.