Su Radio Marte, è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente AIAC, ecco le sue parole: “Nazionale? Sono fiducioso ma anche preoccupato, ormai siamo arrivati al “o noi o gli altri”, speriamo vada bene. Mi preoccupa più la prima partita della seconda. Vinciamo e poi vediamo dove e con chi si gioca. Scudetto? Chi è lì davanti si equivale, conterà la tenuta dal punto di vista mentale. Spalletti ha fatto il suo dovere finora, sia sul punto di vista dei risultati che del gioco. Si è vista una squadra sempre con grande tenuta di campo, che sapeva verticalizzare. Allenatori che fanno giocare bene o quelli vincenti? Non c’è contraddizione, l’essenza nel calcio è far entrare la palla nella porta avversaria e non nella nostra. Mourinho contro Zeman? Il portoghese ha abituato a cose estemporanee, da Zeman abbiamo imparato tanto e anche copiato ma oggi il calcio è cambiato, si allenano più i principi che gli schemi. Allegri e Spalletti sono stati gli allenatori nuovi, ora ci sono ancora più nuovi, come per esempio Dionisi. I big però non si sono fermati ai loro tempi, si sono aggiornati. Anche perché alla velocità del calcio chi si ferma in 2 anni diventa vecchio. Casini presidente di Lega, cosa può portare di nuovo? Non so, deve conoscere ancora questo mondo. Non è una Lega facile da gestire, indubbiamente però ha bisogno di cambiare. Bisogna iniziare a modernizzare e adeguarsi alle norme del Governo. Le idee nuove poi vedremo se sono realizzabili o meno. Il tifoso va sempre salvaguardato. Mini torneo ad Abu Dhabi? Si può anche fare, se ci sono i tempi”.