Giuseppe Ambrosino, il bomber che si è preso il Napoli sulle spalle

Analisi su Giuseppe Ambrosino

Approfondimento su Giuseppe Ambrosino, l’attaccante della Primavera del Napoli che tanto bene sta facendo in questa stagione.

A Napoli, si sa, per indossare la numero 10 non basta soltanto avere talento e qualità perchè il ricordo che quella maglia evoca è legato al calciatore più forte della storia del calcio. E indossarla, a qualsiasi livello, resta uno dei più grandi onori ma anche uno dei “fardelli” non facili da sopportare.

In casa partenopea quest’anno però c’è un ragazzo che sembra abbia tutta la voglia del mondo di prendersi questa responsabilità e che quest’anno è sbocciato come un diamante grezzo da coltivare, ovvero Giuseppe Ambrosino.

Nato il 10/09/2003 a Procida e approdato nel 2013 nel settore giovanile partenopeo dopo essere stato a un passo dal Torino, Ambrosino nei suoi nove anni all’ombra del Vesuvio è cresciuto pian piano prima di prendersi in questa stagione tutte le luci della ribalta. Fa sorridere ma lascia anche tanto pensare come nelle sue prime annate il ragazzo facesse una gran fatica a ritagliarsi  qualche spazio nelle diverse formazioni Under.

Una seconda linea che sembrava prima o poi destinata allo svincolo, e invece la società non ha mai pensato neanche per un attimo a chiudere i ponti con Ambrosino. Bravo il Napoli, ma soprattutto bravo il responsabile del settore giovanile Gianluca Grava che ha sempre creduto in lui, dandogli la chance lo scorso anno di mettersi in mostra nel campionato Primavera 2.

E il ragazzo ha saputo farsi valere alla grandissima, giocando sotto età ben diciassette partite e realizzando sette reti, alcune pesantissime, che hanno permesso al Napoli di guadagnarsi la promozione in Primavera 1 dopo l’onta della retrocessione nella stagione precedente.

Quest’anno sotto la guida di mister Nicolò Frustalupi, Ambrosino si è preso la numero 10 sulle spalle e ha iniziato a far parlare tantissimo di sè sin da subito. Gol all’esordio nella trasferta a Bologna e una doppietta da urlo all’ “Ale & Ricky Juventus Training Center” con giocata da tre punti al 95′ al termine di una cavalcata imperiale sulla destra alla terza. Questo il biglietto da visita del giovane procidano che finora ha realizzato già quattordici reti, raccogliendo altri scalpi eccellenti come Milan (sia andata che ritorno), Atalanta Torino e dimostrandosi “on fire” in questo momento cruciale del campionato con tre reti nelle ultime due gare.

Anche il C.T. della Nazionale Under 19 Carmine Nunziata, nonostante sulla maglia azzurra in qualsiasi categoria da anni spiri sempre un forte “vento nordico a strisce” non ha proprio potuto fare a meno di ignorarlo e lo ha convocato per la prima volta lo scorso 4 novembre per un doppio test amichevole. E appena quattro giorni fa per Ambrosino è arrivata la riconferma e una nuova chiamata con destinazione  Helsinki per prendere parte alla seconda fase di qualificazione del campionato Europeo Under 19.

Due fattori hanno fatto la differenza per la crescita del ragazzo: la costanza e il tempo. Già perchè Ambrosino nonostante la sua giovanissima età è come un buon vino, più passano i giorni e più migliora. Il Napoli ha capito che sul ragazzo cominciavano ad esserci “troppi occhi” di club importanti esteri e la società poco meno di due mesi fa ha deciso di fargli sottoscrivere il primo contratto da professionista legandolo a sè fino al 2026. Mossa astutissima e tempestiva perchè sarebbe bastato arrivare un pelo in ritardo per non riuscire più a trattenerlo tra mille rimpianti.

Ma che calciatore è Giuseppe Ambrosino?

Una punta centrale molto agile e veloce ma allo stesso tempo strutturata, destro naturale tuttavia in grado di calciare bene anche col sinistro e soprattutto un calciatore che sa davvero dare del tu al pallone. Per chi avesse dubbi sulle sue qualità tecniche consiglio di guardare l’assist sfornato in occasione della rete del suo compagno di reparto Antonio Cioffi lo scorso 15/1o al “Vismara” contro il Milan. Potremmo continuare a parlare delle sue caratteristiche tecniche ma a mio avviso il ragazzo sta facendo la differenza soprattutto per la “fame” che mette in campo di domenica in domenica, lottando su ogni pallone sino all’ultimo minuto.

In tanti si chiedono a chi potrebbe assomigliare e, visto che il giochino diverte sempre il lettore, dopo un breve confronto con una cerchia di veri conoscitori di calcio giovanile, il nome “irriverente” lo faremo. Per favore non consideratemi blasfemo e non saltate dalle sedie, ma con le dovute proporzioni Ambrosino ricorda un certo Antônio de Oliveira Filho, detto anche Careca che a Napoli fece sognare.

Tornando sulla terra, perchè per ora parliamo soltanto di un ragazzino seppur a mio avviso il calciatore italiano classe 2003 più forte in circolazione, sarebbe bello vedere un domani in maglia azzurra il miglior 2000 Gianluca Gaetano sfornare l’assist decisivo per bomber Giuseppe Ambrosino…

Un lucido delirio o piccoli frammenti di quella famosa “scugnizzeria” tanto decantata ma mai creata da Aurelio De Laurentiis a Napoli?

Il tempo è sempre galantuomo…

Approfondimento a cura di Marco Lepore

 

 

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