Questa volta Spalletti può essere soddisfatto del supporto dato dagli altri membri dell’attacco alla sua punta di diamante, Victor Osimhen: dominante nel gioco aereo, stravince il confronto con Gunter e Ceccherini e il cross di Politano è un invito a nozze; male Lozano che inizia bene ma finisce per eclissarsi, anche se, va detto, viene da un infortunio serio e ha scelto di non operarsi per essere a disposizione del mister; da apprezzare per questo.
6,5 POLITANO
Ceccherini è tenero, certo, e gli apre una autostrada sul primo gol, ma il suo cross è morbido, un cioccolatino, come quello a Venezia. Perché i suoi sono piedi dolci. Sembra faticare sulla fascia ma se la cava sempre sia in fase di sostegno che di affondo. E si passa poco dal suo lato. Anzi, mai.
7,5 OSIMHEN
Quando corre sembra essere tornati nel selvaggio west, ma lui fa l’indiano e il cow boy contemporaneamente, senza preferenza: se l’essenza del calcio è il gol, lui ne segna due straordinari. Gunter fa una figuraccia al suo cospetto. Poi fa anche tanti pasticci, ma in pomeriggi così cala il perdono.
5,5 LOZANO
Qualche gioco di prestigio ma pure errori grossolani come nella scelta di un contropiede tre contro due comunque iniziato proprio da una sua magia. Un po’ meno di distanza di altri, lui di veleno non ne ha messo come gli altri ma comunque era reduce da un lungo stop per un problema alla spalla.