Analisi Pisciotta – Verona-Napoli: bisognava vincere e la squadra l’ha fatto

Analisi dei goal nella ventinovesima partita di Serie A; VeronaNapoli giocata il 13 marzo alle 15.00 allo Stadio Bentegodi” di Verona.

Vantaggio azzurro – Osimhen al 14′

Vantaggio azzurro che arriva su un cross di Politano dalla destra (figura 1); di solito siamo abituati a vedere l’esterno rientrare verso il centro del campo. Questa volta, così come in altre occasioni, l’esterno è arrivato al fondo del campo mettendo palla al centro. Ma deve essere una giocata programmata, in quanto il cross era preciso, per i due al centro dell’area. Lozano ed Osimhen erano ben appostati sia per un cross con colpo di testa, sia per una palla veloce tagliata rasoterra; anche con la complicità della difesa veronese che ha lasciato libero da marcature l’attaccante per fare tutti i movimenti possibili. Ma Politano ha deciso per un cross per il colpo di testa vincente di Osimhen (figura 2), che insacca e festeggia con i compagni.

Raddoppio del Napoli – Osimhen al 71′

Raddoppio del Napoli che arriva su una giocata veloce e contropiede degli azzurri. Da un fallo laterale Elmas prende subito la palla, ed il compagno Di Lorenzo parte velocemente nello spazio (figura 2); con gli avversari che gli concedono spazio e soprattutto sono girati di spalle alla palla. Lo stesso Di Lorenzo arriva dentro l’area indisturbato, vede i movimento dei compagni. Insigne ed Osimhen che gli vanno incontro, mentre Ruiz che taglia sul secondo palo (figura 4). Ma il terzino azzurro decide di premiare l’attaccante (figura 5), Osimhen, che sigla la doppietta mettendo il risultato più sul sicuro.

Goal del Verona – Faraoni al 77′

Il Verona accorcia le distanze con un colpo di testa di Faraoni libero da marcature in area azzurra, su un cross dalla sinistra. Nel creare superiorità sulla sinistra il Verona fa muovere la catena destra degli azzurri, e di conseguenza la difesa. La difficoltà è dovuta al movimento di Rrahmani che si sposta per chiudere il movimento di Bessa, il numero 24. Lo stesso movimento fatto da Ruiz, così che alle loro spalle si gioca un 3 contro Koulibaly e Mario Rui in difesa. Sarebbe bastato che Ruiz  si fosse messo vicino a Barak, numero 7, in modo che Koulibaly non doveva scalare su di lui al momento del cross. Lasciando così poi alle spalle Mario Rui contro i due movimenti di Simeone e Faraoni.

Conclusione dell’analisi

Bisognava rispondere alla sconfitta contro il Milan e si è risposto bene, Spalletti sarà contento. Anche se si continua a pensare ai tanti punti persi per strada, c’è bisogno anche di andare avanti e guardare oltre. Come il secondo posto a 3 punti dal Milan. Ma c’è di più si può iniziare a guardare anche ad un eventuale classifica avulsa sul finire dell’anno, dove gli azzurri sono messi relativamente bene. Infatti a paragone con le altre tre solo con l’Inter finirebbe dietro; in quanto con la Juventus ci sono gli scontri diretti vinti, col Milan invece seppur gli scontri diretti sono in parità la differenza reti generale la fà da padrona negli azzurri. Seppur vero è presto in quanto ci sono da giocare ancora 9 “finali“, si può dire con certezza che Spalletti ed i suoi ci stanno provando per arrivare più in alto possibile. Ed allora appuntamento sabato 19 alle 15.00 contro l’Udinese, nello stadio di casa.

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Analisi a cura di Antonio Pisciotta
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