Insigne, 19 reti in Serie A nella stagione precedente e 14 alla ventottesima giornata, viaggia piuttosto a rilento. Dicevamo: 7 gol, di cui 6 su rigore e il primo su azione messo a segno con la Lazio alla ventisettesima. E ancora: 3 errori dal dischetto con il Venezia e il Torino al Maradona, e con la Fiorentina al Franchi. Errori paradossalmente indolore, perché alla fine il Napoli è riuscito comunque a vincere queste tre partite, ma che di contro hanno avuto un peso sia sul piano dei numeri personali sia nella classifica degli Expected Goals (xG): in virtù della quale avrebbe potuto realizzare 4 o 5 reti in più. Tra gli attaccanti delle prime cinque del campionato, tra l’altro, Lorenzo è quello con il saldo xG peggiore: tutti più o meno in linea – da Ibra e Giroud passando per Dzeko, Dybala e Muriel -, eccetto Osimhen, Lautaro e Morata che sono indietro di un gol (o giù di lì). Uno, che nel caso di Martinez è però decisivo: il rigore sbagliato con il Milan nel derby di novembre. E d’accordo, è vero, finora ne ha realizzati 14 nonostante un digiuno di quasi tre mesi, ma quella rete avrebbe avuto un valore fondamentale in ottica scudetto.
Fonte: F. Mandarini (Cds)