A. Di Gennaro: «Anguissa mossa giusta e a Verona saranno decisivi i difensori»

L'ex centrocampista dell'Hellas Verona che vinse lo scudetto intervistato da "il Mattino"

Antonio Di Gennaro, ora commentatore Rai delle partite dell’Italia di Mancini, era il centrocampista di qualità di quello storico Verona allenato da Bagnoli che nel 1985 vinse lo scudetto: un campionato che cominciò benissimo con il 3-1 al Bentegodi sul Napoli di Maradona, la prima partita dell’argentino in serie A, e si concluse nel migliore dei modi. «Quella partita vinta contro il Napoli nella prima partita di Diego in Italia ci fece acquisire consapevolezza di poter disputare un campionato importante. Noi partivamo sempre avendo in testa come primo obiettivo la salvezza ma è chiaro che quel successo ci diede una grande spinta».


Spinta che potrebbe avere il Napoli domenica se vincesse a Verona dopo il ko contro il Milan? «Sicuramente per il Napoli sarebbe un passaggio molto importante se vincesse a Verona contro una squadra forte e molto difficile da affrontare perché per riuscirci dovrà giocare una partita di alto livello. Gli azzurri dovranno reagire in maniera forte dopo la sconfitta con il Milan e le difficoltà che erano già emerse contro il Cagliari e il Barcellona. La squadra di Spalletti resta in piena corsa per lo scudetto, avrei fatto lo stesso discorso per il Milan se avesse perso al Maradona. Il campionato è ancora molto aperto e ci può stare di tutto, anche la Juve se battesse l’Inter potrebbe rientrare».


Quali insidie riserverà la trasferta di Verona? «La gara è molto complicata perché il Verona è una delle squadre che gioca meglio in Italia: ha preso il filone giusto di Juric come atteggiamento e in più questa stagione con Tudor è aumentato il gioco offensivo. Il Verona segna molti gol, già in tre, Caprari, Barak e Simeone, sono arrivati in doppia cifra: ricordo il successo in trasferta per 4-2 contro il Sassuolo, mi sembrava una partita di Premier League, oppure quello di Venezia dallo 0-3 al 4-3 e poi l’ho visto molto bene anche nell’ultima partita contro la Fiorentina. In più avendo già raggiunto la salvezza potrà giocare con tranquillità dal punto di vista mentale».


A centrocampo Anguissa è in rampa di lancio per un posto da titolare a Verona: che ne pensa? «Funzionerebbe bene visto che il Verona in mezzo al campo schiera due tra Tameze, Ilic e Veloso, centrocampisti che ti pressano in continuazione e la fisicità di Anguissa in una partita del genere sarebbe importante. Ma più in generale direi che uno come lui funziona sempre».


Importante sarà anche la tenuta difensiva tenuta del Napoli contro una formazione pericolosa in attacco come quella di Juric? «Per vincere i campionati la difesa diventa fondamentale. I numeri del Napoli parlano chiaro sulla forza del reparto arretrato, anche se nelle partite contro Cagliari, Barcellona e Milan si sono viste delle difficoltà. La coppia centrale formata da Koulibaly e Rrahmani è tra le più forti perchè tutti e due sono sia potenti che veloci, insieme a quella del Milan che nonostante un’assenza importantissima come quella di Kjaer sta facendo benissimo con Tomori e Kalulu».


Osimhen può essere il valore aggiunto in questa volata scudetto? «Non si tira mai indietro, è andato a saltare di testa con coraggio anche dopo l’infortunio, è un ragazzo molto generoso: può essere decisivo con i suoi gol ma a parte questo la sua presenza in campo è molto importante per tutta la squadra».

Fonte: R. Ventre (Il Mattino)

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