Galderisi: “Osimhen può fare la differenza, a Verona guardi Simeone”

Il Milan è un passato che ancora brucia, il Verona il futuro a cui prestare attenzione. Massima. Quella contro gli scaligeri, da sempre, per il Napoli è partita rognosa, difficile. Non sarà diverso quest’anno per gli uomini di Spalletti. «Ma non sarà lo stop contro i rossoneri a fermare le speranze di scudetto per il Napoli» le parole di Giuseppe Galderisi, ex attaccante dei veronesi, oggi allenatore in C con il Mantova.

La sconfitta con il Milan cambia la corsa in vetta? «Non credo, il Napoli sarà protagonista anche nella volata finale. Resta a poca distanza dal primo e soprattutto sta recuperando calciatori importanti che faranno la differenza».

Ma a Verona è già un dentro o fuori? «È importante. Mi aspetto una bella partita. Il Verona l’ho visto molto solido nelle ultime settimane, una squadra sempre più convinta dei propri mezzi. Mi piacciono i rischi che prendono in campo, sono la prova di una squadra ormai matura».

Sarà sfida a distanza tra Tudor e Spalletti: chi ha inciso di più sulla propria squadra? «Spalletti ha avuto un avvio fantastico. Poi le difficoltà ci stanno, soprattutto in una stagione così lunga e piena di partite come quella del Napoli».

E Tudor? «Ho visto il cambio marcia delle grandi squadre. Ha saputo dare concetti nuovi e forti alla sua squadra, i calciatori dal canto loro hanno reagito alla grande. Il punto di forza è soprattutto quello offensivo: c’è tanto sacrificio dietro il tanto lavoro fatto, questo porta benefici a tutto il gruppo e agli attaccanti».

E infatti Simeone vola. «A Verona ci hanno visto lungo: le potenzialità le ha sempre avute, ma il club ci ha creduto e soprattutto ci ha lavorato».

A inizio anno immaginava Simeone con più gol di Osimhen? «Per me restano due grandissimi attaccanti. Anche Simeone ha avuto difficoltà nei primi anni italiani. Come ha fatto a superarle? Con la fame, che cambia tutto. E da ex attaccante le dico: quando arrivi nel contesto giusto e cominci a far gol, è difficile fermarsi. La consapevolezza si accompagna all’entusiasmo».

Osimhen farebbe bene a guardare il collega, allora? «Credo che Victor sia un attaccante fantastico che può fare la differenza ovunque. In più, ha intorno una squadra di altissimo livello. Qualche difficoltà ci sta, come per Simeone in precedenza: spero abbia la continuità giusta per maturare e raggiungere il suo livello».

Alcuni tifosi napoletani vorrebbero Insigne in panchina: da allenatore, cosa farebbe? «Spalletti sa cosa fare. Da osservatore esterno, dico che Insigne la maglia del Napoli ce l’ha stampata addosso e solo chi è stato calciatore sa cosa significhi. Suderà fino all’ultima gara».

Verona-Napoli è anche mercato: come si fa a produrre così tanti ottimi calciatori? «Hanno puntato sempre sull’allenatore giusto negli ultimi anni, sui calciatori giusti, hanno individuato le giuste pedine e lavorato tanto».

G. Arpaia (IL Mattino)

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