Ieri pomeriggio al Teatro Augusteo si è svolto lo spettacolo “Bis” di Francesco Cicchella e sono state più di due ore, intervallo compreso, all’insegna del buonumore. All’inizio è stato cabaret, dove la prima parte è stata dedicata al cabaret. Si è sdrammatizzato con una serie di 10 battute sul Covid, la pandemia che ancora non ha abbandonato il mondo intero, ma il buon Cicchella ha trovato il modo per riderci su con garbo e tanta ironia. Poi si è passato con le varie imitazioni. Dal cantante Ultimo, dove fa riferimento ai suoi vari successi e critica tutti con il finale che dice “e allora muto”. A seguire l’attore Tony Servillo che è sugli spalti, con la finta sigaretta e le tante scene teatrali, compreso le diverse critiche ironiche alla rappresentazione della nipote dei “Promessi Sposi”. Senza contare l’orchestra dal vivo, le ballerine e il suo amico di tanti spettacoli Vincenzo De Honestis. Nella seconda parte Achille Lauro vestito da Topolino, con riferimento alla questione delle diversità sessuali, ma sempre con tocco d’ironia. Il finale è dedicato a Massimo Ranieri dove ovviamente racconta le sue mille imprese e gli esercizi ginnici mentre canta. Infine le rivisitazioni delle canzoni ai giorni nostri, dove ovviamente è serio sull’argomento violenza sulle donne e la guerra. Senza dimenticare infine la storia dell’Impero Romano dove mette in mezzo i cantanti di ogni epoca. Insomma Francesco Cicchella ha fatto centro ed ha coinvolto tutti con risate e il buonumore, dove il tanto atteso “Bis” avverrà nelle prossime serate, fino alla prossima settimana.
A cura di Alessandro Sacco