E’ ovvio che qualche problema di natura tattica nello sviluppo e soprattutto nella finalizzazione della manovra offensiva è venuto fuori; con maggiore evidenza nelle ultime quattro con Inter (1- 1), Cagliari (1-1), Lazio (2-1) e Milan (0-1). Il discorso di Spalletti dopo la sconfitta con i rossoneri ha lasciato il segno. Con il Milan, e anche all’Olimpico, ha fatto scalpore la prestazione di Zielinski. Piotr soffre da sempre di cali di tensione ma domenica anche Politano, Fabian e Insigne si sono raffreddati sul più bello; nel caso del capitano, però, è impossibile non valutare l’enorme sacrificio difensivo; che ne limita la lucidità nell’uno contro uno, negli spunti offensivi e nelle conclusioni. Sia Lorenzo sia Zielo, come del resto Koulibaly, Ghoulam, Mario Rui, Mertens e Ounas sono reduci dalla delusione-scudetto del 2018 con Sarri; e la rosa che ha mancato la Champions nel 2021 è praticamente la stessa di quella attuale, fermi restando gli inserimenti di Juan Jesus e Anguissa. Il sospetto? Beh, il sospetto è che certi fantasmi facciano spesso capolino.
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Fonte: CdS