Dopo Napoli-Milan, bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, ed essere ottimisti, anche perchè nulla è perduto, specie in virtù del fatto che mancano ancora dieci partite alla fine del campionato. Oggi IL Mattino scrive di Luciano Spalletti e del suo obiettivo. L’altra notte, dopo l’1-0 del Milan al Maradona è toccato proprio a lui cavalcare il dubbio, sostenere l’interrogativo di sempre: «Vincere è impossibile se non sai reggere la pressione». Frasi di interpretazione non univoca, ma succede, quando Spalletti è leggermente turbato. Un po’ di bavaglio se l’è tolto anche se non ha raccontato tutte le sue pene. I destinatari, comunque, a occhio sembrano gravitare nei dintorni di Insigne, Zielinski o giù di lì. Ma lui nomi non ne ha fatti. Ma è chiaro che chiede uno scatto in avanti, nella personalità. Non bisogna reagire sempre con severità quando c’è una sconfitta, ma almeno bisogna rendersi conto di cosa è accaduto e capire che non è certo così che si possono raggiungere traguardi come lo scudetto. Ed è ciò che più ha turbato il tecnico per qualche ora, perché è certo che questo Napoli non è distante né dal Milan né dall’Inter. I progetti di allegria non vanno in soffitta e Spalletti lo ha ribadito ai suoi, gettandoli già con la testa al Verona. Ricordando sempre il punto di partenza e soprattutto quello che era l’obiettivo: tornare in Champions League.