Il Maradona non è più un fortino: il Napoli meglio in viaggio

Il fortino, le mura amiche, il Maradona. Non esiste più l’arma in più. Quello della sconfitta non è un sapore sconosciuto a Fuorigrotta, contro il Milan ieri sera è arrivato il quarto ko interno in questa Serie A. Dagli anni ’80 il Milan non riusciva a violare Fuorigrotta per due stagioni consecutivamente. Ci è riuscito quello di Pioli, già corsaro un anno fa e ancora sorridente al fischio finale. Il Napoli di Spalletti ha fatto più punti in trasferta, come se il pubblico di Fuorigrotta fosse insieme carica e peso per chi va in campo.
«Ma se non sai reggere certe pressioni, allora non puoi vincere». Anche Luciano Spalletti ha provato a spiegarlo così a fine partita. Per la prima volta in campionato lo stadio si era vestito con l’abito migliore, aveva atteso il rientro degli ultras e aveva accompagnato la squadra dal primo all’ultimo minuto. La verità è che il Maradona non è più una certezza e questo vale anche fuori dalla Serie A. Nelle ultime dieci partite il calendario sarà equilibrato, con ancora cinque partite da giocare tra le mura di casa. Prima di concedersi il lusso di sognare in grande lontano dal Maradona: da Verona e Bergamo, le prossime due gare in trasferta, passerà gran parte del futuro immediato. Essere belli in viaggio può essere un vantaggio da sfruttare. Per poi provare a chiudere anche la porta di casa.

Il Mattino

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