Dopo la partita persa in casa con il Milan (0-1, gol di Giroud), Luciano Spalletti ha espresso tutta la sua delusione, con la volontà di mettersi subito alle spalle l’ennesimo passaggio a vuoto dei suoi: «Io sono qui un’altra volta per andare all’allenamento, preparato come sempre e se qualcuno crede che io arrivi cambiato, siete fuori strada». Analizzando, poi, cosa è mancato alla sua squadra, il tecnico non ha usato giri di parole: «Io non so se ci sia un sovraccarico di tensione in certe sfide. Ma se giochi per la testa della classifica, la gestione di queste gare appartiene ai momenti di calciatori che si sono ritagliati serate del genere. Però se non reggi le pressioni, bisogna spostarsi un po’ più in là». Dal punto di vista mentale, il Napoli deve ancora crescere ed il primo a saperlo: «Nel secondo tempo, abbiamo subito il gol e praticamente è finita la partita».
Per puntare a mantenere il piazzamento Champions, vero obiettivo da sempre dichiarato dalla società e lo stesso tecnico toscano, il Napoli dovrà ripartire dalla prima mezz’ora in cui sembrava potesse scrivere una storia diversa non solo per la partita, ma per il suo campionato: «Avevamo cominciato bene, palleggiavamo e avevamo avuto il sopravvento in istanti in cui potevamo fare scelte diverse». Ancora una volta Spalletti è stato tradito da quelli che dovrebbero garantire il salto di qualità, come Zielinski e Insigne: «Qualche errore di troppo lo abbiamo commesso, per quelle che sono le nostre qualità. Ci siamo presi alcune ripartenza e però ci è mancato il talento che solitamente abbiamo.[..]Però, la partita per larghi tratti è stata fatta bene, direi nel primo tempo. Poi sono emerse le imprecisioni, siamo stati leggeri nell’atteggiamento».
Dal Corriere dello Sport