Luca Fusi a “Il Mattino”: “Napoli e Milan in testa per la forza delle rose”

Luca Fusi, ora allenatore del Bellaria, nel Napoli di Maradona, per due stagioni, fu il centrocampista che dava equilibrio e proteggeva la difesa, sempre determinante nelle partite decisive come nel 3-0 al Milan del 1990, l’anno del secondo scudetto degli azzurri.
«Una bellissima partita tra due squadre con tanti campioni a cominciare da Maradona, Careca e Alemao per noi e Gullit, Van Basten e Rijkard per il Milan: due squadre che riuscirono a far vedere il loro potenziale notevole anche in Europa. E soprattutto fu per noi un risultato importante che dimostrava le nostre possibilità in quell’anno di arrivare a qualcosa d’importante come poi è accaduto».
E ora Napoli-Milan è di nuovo una sfida scudetto: quali possono essere le differenze o le analogie rispetto alle partite dei vostri anni? «Le qualità di alcuni singoli esaltavano quelle sfide, adesso direi che Napoli e Milan sono riuscite ad arrivate ai vertici in campionato grazie soprattutto alla forza delle due rose».
I centrocampi del Napoli e del Milan a confronto: come li giudica? «In questo momento il centrocampo del Napoli secondo me dà qualche garanzia in più anche perché stanno tutti bene fisicamente. È tornato Lobotka che dà equilibrio al reparto garantendo anche protezione al reparto difensivo, l’uomo chiave che da quando è stato impiegato con continuità ha dato ottimi risultati. E Fabian Ruiz sta dando tantissimo e già in passato ha dimostrato di essere un grande centrocampista. Nel Milan invece Kessie sta accusando una flessione tra infortuni e impegno in coppa d’Africa e questo si è andato a ripercuotere sul rendimento del centrocampo del Milan».
Che sfida sarà quella tra Spalletti e Pioli? «Spalletti è riuscito subito a creare il giusto feeling con il Napoli rendendo la squadra competitiva e con il giusto equilibrio, per Pioli il discorso è stato più difficile all’inizio ma ha avuto la bravura di mettere le cose a posto e di riportare in questi due anni il Milan ai vertici».
In cosa Napoli e Milan sono diverse? «La mentalità è simile, tutte e due cercano di fare le partita il più possibile, di mostrare un gioco propositivo non aspettando l’avversario: per questo motivo dico che sono due squadre che piacciono alla gente al di là del fatto che siano in testa alla classifica».
Che partita sarà? «Penso che il Napoli giocando in casa proverà ancora di più ad ottenere la vittoria rispetto al Milan: fare bottino pieno per gli azzurri sarebbe ovviamente molto importante. Sarà certamente una bella partita».
Come vede la lotta scudetto? «La vittoria di Roma contro la Lazio credo sia stato un qualcosa che abbia dato ancora più convinzione al Napoli e allo stesso tempo messo qualche apprensione in più alle dirette concorrenti, Inter e Milan, perché la squadra azzurra ha fatto capire di non aver nessuna intenzione di mollare vincendo una partita su un campo difficile e in quel modo segnando il 2-1 negli ultimi istanti».
Quanto potrà incidere l’apporto del pubblico napoletano? «In queste partite il pubblico di Napoli rappresenta sempre quel qualcosa in più: i tifosi azzurri saranno sicuramente molto importanti per dare ancora quella spinta in più alla squadra di Spalletti».
La sfida Napoli-Milan da chi potrà essere decisa? «Guardando agli attaccanti dico Osimhen e Insigne nel Napoli, due grandi giocatori che possono risolvere la sfida con una giocata decisiva e Leao nel Milan che sta dimostrando di avere colpi importanti e la squadra rossonera si affida molto alle sue qualità».

R. Ventre (Il Mattino)

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