A Radio Marte è intervenuto Massimo Callegari, giornalista: “Sono situazioni in cui serve anche un minimo contributo della buona sorte. Chi ha giocato lo sa, sono quei momenti che ti danno consapevolezza. Ancelotti per anni veniva considerato un grande perdente, poi però ha vinto la Champions League ai rigori a Manchester e supera la semifinale con due pareggi con l’Inter. Da lì in poi vince ovunque vada. Serve un momento così per iniziare una carriera da vincenti. Se questi momenti non arrivano cambia la percezione. La corsa di Spalletti in curva richiama a questo: ha sempre avuto grande lucidità ma lui si è reso conto che era un grande momento. Un po’ come quando è crollato a terra quando Mertens ha sbagliato il gol del 3-3 a San Siro contro l’Inter. Il ricambio generazionale dall’ultimo Napoli che ha sfiorato lo Scudetto? Vincere mantenendo i bilanci in ordine fa una bella differenza! Ci sono altri club che per tornare a vincere hanno dovuto spendere tantissimo. Il Napoli ha speso molto per Osimhen ma negli anni ha fatto sempre investimenti oculati, capitalizzando quelli di Lavezzi, Cavani e Higuain in passato. Ovviamente bisogna essere realisti: se si pongono limiti in tal senso, poi la qualità si paga. Il grandissimo giocatore, quello già fatto, non riesci ad acquistarlo sul mercato, devi prima crearlo e non sempre ci riesci. Ghoulam? Prima dell’infortunio era di livello mondiale“.
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Fonte: Radio Marte