Lorenzo Insigne, capitano del Napoli fino a maggio, poi al Toronto, ha segnato il primo dei due gol della vittoria contro la Lazio, che ha permesso agli azzurri di agganciare il Milan in cima alla classifica. Il Corriere del Mezzogiorno oggi scrive proprio sulla ritrovata serenità del capitano azzurro.
Il capitano triste finalmente ha sorriso. Gol numero 118 in dieci anni, il primo su azione in questo campionato. Dopo sei rigori. Ha sorriso, ha esultato e probabilmente ha deciso: da questa nave non scende più, almeno fino a maggio.
Nel Napoli che rialza la testa alla fine di una settimana da incubo – brutte prestazioni a Cagliari e col Barcellona -, oltre la tecnica, l’anima ce la mette proprio Lorenzo.
Lo ha detto più volte: si è sentito poco amato e poco considerato nella città che gli ha dato i natali. Nella squadra dove tutto sommato leader non è mai stato, così come non è stato giocatore inamovibile per gli allenatori che si sono succeduti negli anni. Un gol e un assist per Fabian Ruiz, la scelta intelligente (non egoista, poteva essere doppietta) di guardare il compagno a una manciata di secondi dalla fine e passargli la palla della vittoria. Insigne esulta ancora e non vuole scendere dalla nave adesso. Prepara il finale nelle difficoltà di una stagione complicata e a Spalletti ha promesso di non risparmiarsi.
IlNapolista