È dura scrivere che il calcio è anche questo, ma così è: «È stata una buona partita, il primo tempo è stato tutto nostro, c’è il rammarico di averlo chiuso 0-0. Siamo andati sotto, l’abbiamo ripresa. Un’ingenuità ci è costata la partita. Li abbiamo fatti uscire, eravamo messi male dietro. Ma se si pensa a tre mesi fa il Napoli per noi era una squadra inaffrontabile, stavolta siamo stati più che alla pari, abbiamo avuto più palle gol di loro».
Che vitaccia per Sarri quest’anno, non riesce a godersi neppure un eurogol segnato in rimonta all’88′. Il tempo di vedere Pedro colpire Ospina e involarsi sotto la Nord, che è stato costretto a subire l’1-2 di Fabian Ruiz al 94′, dopo aver offerto un’ultima prateria agli azzurri, correndo all’indietro. Mau si è imbestialito per l’errore: «Nel finale abbiamo preso dei rischi, è vero. Luis Alberto ha chiuso centrale, ci gioca raramente. Era un rischio calcolato mentre eravamo sotto, l’ingenuità grossa è stata andare a chiudere su un giocatore stretto sulla fascia, l’abbiamo fatto uscire pulito. A quel punto dobbiamo prendere una punizione a 40-50 metri dalla porta e la partita è chiusa, mancavano pochi secondi. Ci rimane questo forte rammarico».
La partenza. Era stata una Lazio di lusso nella prima parte del primo tempo, quella partenza sparatissima non è bastata per segnare e sbloccare la partita. È un torto imputabile al fatto di non aver capitalizzato le palle-gol costruite. Ma è fatta così la Lazio di quest’anno. O tutto o niente. O la va o la spacca. E adesso la zona Champions è di nuovo lontana, la classifica dice -7 dalla Juve quarta e settimo posto per i biancocelesti: «L’obiettivo è fare il meglio possibile – ha aggiunto Sarri pensando al rush finale della A – è continuare a crescere come qualità di gioco espresso. È un obiettivo anche leggere meglio le situazioni di gioco, così le prestazioni si trasformeranno sempre più in risultati. Ci stava stretto il pari col Porto e perdere contro il Napoli non ci stava».
È stata una settimana deludente, vissuta con grandi sforzi, in emergenza, affrontata con giocatori stanchi o acciaccati. Due partite, un pari e una sconfitta, con queste differenze: «Con il Porto dopo il gol del 2-1 abbiamo avuto dieci minuti di sbandamento totale, contro il Napoli no», ha sottolineato Sarri. Dopo il Porto aveva rispolverato quella statistica che vede la Lazio ultima per dribbling subiti, Mau ha precisato che la statistica non riguardava solo i difensori così come detto ieri da Ciro Ferrara su Dazn: «Riguarda gli uno contro uno difensivi in tutte le zone del campo, ossia dribbling fatti da tutti i giocatori. Succede anche un po’ per caratteristiche, quando usciamo in pressione andiamo a caccia della palla, a volte basta che ce la spostino per uscire».
Sarri, superata la doppia delusione Europa-campionato, adesso vivrà la prima settimana senza impegni infrasettimanali, attendeva questo momento per provare a incidere di più durante gli allenamenti. Restano undici giornate, la maggior parte da affrontare all’Olimpico. Se la Champions è lontana, l’Europa va confermata.
Fonte: D. Rindone (Cds)