Il Napoli ieri allo stadio Olimpico, vince all’ultimo secondo, grazie alla rete di Fabian Ruiz e aggancia al primo posto il Milan. Eppure ad inizio gara la Lazio parte meglio sfiorando per ben due volte la rete con Luis Alberto e Immobile, in entrambi i casi, manca la precisione. Gli azzurri poi prendono le misure e salgono in cattedra Insigne e Politano. Nel secondo tempo mister Spalletti fa entrare Elmas e cambia completamente il volto della gara, sostituendo uno spento Zielinski. Dal passaggi del macedone arriva la rete di precisione di Insigne. I partenopei sfiorano il raddoppio con Politano su contropiede, ma spreca a tu per tu con Strakosha. Sarri fa entrare Pedro e segna il gol del pareggio al volo, nulla da fare per Ospina. Sembra finita, ma all’ultimo respiro realizza la rete del successo Fabian Ruiz ed è festa sugli spalti e in campo. Un successo che vale il primo posto, ora testa al Milan dove veramente sarà la notte delle stelle. Koulibaly si riprende la scena in difesa.
Ospina 7 -Il santo protettore, certo deve averne almeno uno, ci mette qualcosa del suo in avvio. Poi superarsi su Felipe (6’ st), perché quelle randellate sono terribili, ed essere prodigioso su Pedro.
Di Lorenzo 6 -Senza mai frenarsi, per andare a fungere da uomo in più. Dimostra che il Barcellona è stato dimenticato, almeno per lui.
Rrahmani 6 – I primi 15’ sono da incubo, per chiunque, e là dietro si aprono falle ch’è difficile colmare, se non ci pensasse la Lazio a rovinarsi da sola. Esce con carattere dal tunnel.
Koulibaly 7 -Una padronanza tecnica, nelle voléee per aprire campo e gioco, è sublime. Il padrone della difesa.
Mario Rui 6,5 – Va ma senza evitare di curarsi di Felipe Anderson, che lo costringe a rientrare come un disperato. Rischia con il cuore della gente (42’ st) sul retro-passaggio di petto.
Fabian Ruiz 7 -Sembra l’ombra di se stesso, nell’una e nell’altra fase. Gli scappano una serie di scarabocchi di cui si rende conto e non riesce a giocar facile. Ma all’ultimo respiro manda il Napoli in testa alla classifica con un gol da genio ed è un gesto straordinario.
Demme 6,5 -Pulisce palloni sporchi, sta dentro la partita e sostiene anche le difficoltà di chi gli sta a fianco, andando a coprire per ripartire.
Lobotka (36’ st) sv Rieccolo, un uomo in più.
Politano 6 – Uno scatto, poi altro, e comunque faticando ad approdare nelle linee o ad Osimhen. Ma è intraprendente e lo 0-1 lo va a strappare dalla costruzione dal basso altrui. Ha il match ball e lo sciupa.
Ounas (36’ st) sv
Zielinski – 5 -Il suo uomo è Leiva, secondo copione, che poi è anche la sua ombra: a volte se ne sbarazza, allungando il Napoli, ma solo a volte. Poi bisogna cercarlo, per trovarlo.
Elmas (12’ st) 7 – Ci mette tutta l’energia di cui dispone e finisce per dare impatto alla sfida, tra le linee e sull’esterno, dove se ne va. E’ lui che l’accomoda ad Insigne, è lui che porta la palla lì per l’1-2. La svolta arriva dalla sua capacità di correre in avanti.
Osimhen 6 – Palloni ricevuti: probabilmente zero. E quello più invitante, gli viene scippato da Marusic che lo fa dannare. Poi qualche colpo alla faccia che fa male ed una occasione un po’ stropicciata, con una traccia di egoismo.
Insigne 8 – Il «tiraggiro» è un boomerang che sembra gli si ritorca contro: lo insegue con la disperazione che accompagna chi (su azione) non segna da maggio scorso. La botta che rompe il digiuno è un premio al coraggio e all’ostinazione. E vede Fabian per armarlo.
Juan Jesus (49’ st) sv – Per respirare.
A. Giordano (CdS)