Zoff è nato a Mariano del Friuli il 28 febbraio 1942, dalle orgogliose radici contadine, Zoff è stato uno dei più grandi portieri di tutti i tempi: avrebbe meritato, di gran lunga, il Pallone d’Oro. Ma nella sua infinita carriera può vantare, come estremo difensore, sei scudetti, due coppe Italia, una Coppa Uefa con la Juventus, con la nazionale un Europeo (nel 1968) e, soprattutto, l’epico Mondiale di Spagna (nel 1982); da allenatore ha conquistato, sulla panchina di Madama, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Ha guidato anche gli azzurri, arrivando al secondo posto, dietro la Francia, all’Europeo del 2000 e dimettendosi “per dignità” dopo le aspre e ingiuste critiche di Silvio Berlusconi, e come club la Lazio e la Fiorentina. Ha giocato, prima di passare alla Juve nel 1972, nell’Udinese, nel Mantova e nel Napoli. Siamo davanti a un personaggio-simbolo del nostro calcio, una persona, che ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare nella mia lunga carriera di cronista, dalla schiena dritta e dai profondi valori morali. Dino non amava sprecare le parole, gli piaceva parlare con i fatti: perché solo il campo contava, e quella porta rappresentava per lui un luogo esistenziale, dove dimostrare talento e coraggio. Dove non si poteva fingere.
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