Sono stati proprio i calciatori della Polonia a dire di no. Non vogliono giocare con la Russia. Costi quel che costi. Anche Zielinski è stato categorico. Ha affermato “noi giocatori”. Non è un segnale di poco conto. Sarebbe bastato accettare la decisione del presidente della federcalcio di Varsavia. Ma Zielinski, Glik, Lewandowski, Szcezsny e tanti altri sono andati oltre. Ne hanno parlato per ore nella chat della nazionale polacca, hanno deciso di non restare solo spettatori. Ognuno ha raccontato i propri timori, le proprie ansie. E hanno deciso di prendere una posizione davanti a tutto il mondo del calcio. Non solo la Polonia. Anche la Svezia fa sapere che non vuole giocare con la Russia. Ed è chiaro che si fa fatica a immaginare che l’Ucraina possa andare in Scozia il 24 marzo per giocare il suo playoff per le qualificazioni ai Mondiali. Dunque, il primo passo ufficiale è della federazione polacca, poi la Svezia. Finora la Fifa non ha ancora preso nessun provvedimento, ma ora dovrà decidere. Forte anche il messaggio di Szczesny che via social ha spiegato che secondo lui «Putin ha dichiarato guerra a valori Europa».
Il Mattino