Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, nato e cresciuto a Cheb, città della Repubblica Ceca, parla ai microfoni di DAZN, prima di Empoli-Juventus, della tragedia che sta vivendo il popolo ucraino. “Oggi mi viene difficile parlare di calcio, quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa forte. Vengo dall’Est, sono cresciuto lì. Nessuno merita sofferenze, nessuno merita la guerra, nessuno la vuole. Il post di Szczesny? Ne abbiamo parlato tantissimo e condivido il suo pensiero. Lo capisco perfettamente. Quando ti tocca personalmente è difficile. L’allenatore gli ha chiesto di giocare e lui ha risposto presente. Capisco le difficoltà. In questo momento pensare al calcio è difficile. Mi aspetto che la mia nazionale, che deve affrontare la Russia, faccia lo stesso passo. Non so cosa stiano aspettando. Sia Polonia che Svezia si sono espresse giustamente che non giocheranno con la Russia, i cechi devono fare altrettanto”.
Tuttosport