SPALLETTI (Mattino)5
Un gatto che gioca col topo. L’aggressività dei catalani fa sì che il Napoli appaia sempre in inferiorità numerica in ogni parte del campo. Non riuscendo a togliere al Barcellona la capacità di ragionare, va in continuo affanno. A centrocampo è una mattanza e le conseguenze sono spietate. Non potendo iniziare dal basso, il Napoli crea nei rilanci lunghi i (pochi) pericoli. Senza grinta, senza rabbia. Ma c’è modo e modo di cadere. Il primo giallo dopo un’ora, la prova che la squadra non mostra mai gli occhi della tigre. Il 4-3-3 di Xavi tramuta la partita del Napoli in un gioco delle belle stutuine.
Spalletti (CdS)4,5 – Quando la costruzione dal basso diventa distruzione dal basso. Ma non c’è solo questo errore (che somiglia a presunzione, soprattutto se insisti dopo i primi sbagli, quando davanti hai un avversario così forte) nella terribile notte del Napoli. La squadra si sbriciola in pochi minuti e il Barça ne dispone a proprio piacimento. Si può perdere, però così fa male e soprattutto è brutto, molto brutto. E’ un triste addio all’Europa, in uno stadio pieno che porta il nome di Diego.