Il sogno di Spalletti: ” Regalatemi 13 gioie, poi posso smettere! “

Speravo de morì prima recitava il titolo della fiction di Francesco Totti. Macché, Luciano Spalletti, il suo antagonista nella serie tv e in quello spogliatoio della Roma, vuole morire dopo. Il 22 maggio, semmai.

E a un patto. «Voglio tredici gioie, tredici figate da qui alla fine del campionato e poi, sportivamente, posso pure morire».

Il tecnico azzurro non si nasconde. 39 punti significano scudetto, è un calcolo lapalissiano. La squadra e lui ci credono. Eccome. L’Inter e il Barcellona hanno dato quelle certezze di cui il gruppo aveva bisogno. Alla vigilia della trasferta di Cagliari, Lucianone ha però l’esigenza di spiegare un concetto:

«Questa partita va affrontata come se avessimo davanti ancora l’Inter e il Barcellona. Perché solo chi non sa nulla di calcio può pensare che domani sarà una cosa semplice».

Voilà. Spalletti parla alla Radio ufficiale e coglie l’attimo per esaltare le prove dei suoi, magari proteggerli da qualche eccesso di critica. E in ogni caso per sottolineare la strada fatta fino ad adesso.

«Questo mio Napoli un po’ di storia la sta facendo. E dopo questa settimana speciale, c’è anche più consapevolezza di quello che siamo, di quello che possiamo fare»

P. Taormina (Il Mattino)

ConferenzaNapoliSpalletti
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