Prima di decollare, destinazione Toronto, Insigne ha promesso a se stesso di restare incollato dentro questo Napoli che gli appartiene sino all’ultimo dribbling : c’è uno scudetto che non è svanito, sta lì, a distanza non ragguardevole; c’è come seconda ipotesi il desiderio di lasciare in eredità la qualificazione un’altra gita in Champions League; e infine c’è questa Europa League che ha un valore inestimabile, nonostante i retro-pensieri scomposti di chi l’ha ritenuta una «coppetta»: ma si gioca contro il Barcellona, in uno stadio che è ancora il suo, che ne invoca una genialata. Prima o poi arriverà: mica Insigne vuol’essere Godot!
Fonte: A. Giordano (CdS)