A un certo punto ha pensato di vincerla, poi, per lunghi tratti della ripresa, è toccato soffrire, ma comunque per Spalletti giocarsela così al Camp Nou rimane sempre e comunque una figata. «Sì, queste partite, per me, sono delle figate pazzesche. Sempre, anche se in certi momenti si patisce un po’. Mi sento invidiato, so che tutti vorrebbero essere nella mia posizione e io cerco di godermela, anche se ci sono dei momenti in cui mi spunta un ghigno differente, perché vedo che la squadra non riesce a fare quello che vorrei».
Una pausa, e si ragiona sui singoli, a cominciare da Osimhen, che alla vigilia non era al meglio. «Giudico la sua prova molto positiva, come quella di tutto il resto della squadra. Ci sono delle situazioni in cui l’atteggiamento solo apparentemente non pare corretto, ma in realtà, nonostante i momenti di sofferenza, i ragazzi lottano, s’impegnano, sanno reagire. Si vede che c’è tanto lavoro».
CI VUOLE LA MOTO
Prestazione che va giudicata anche alla luce dell’avversario che ci si ritrova di fronte. «Una partita forte contro un rivale fortissimo. Questi, a gennaio, hanno comprato tre, quattro giocatori da 50 milioni, non dimentichiamolo». Tra i i motivi di rammarico, il fatto che Osimhen, in un paio di ripartenze nel secondo tempo, non sia stato accompagnato a dovere dal resto dei compagni, che partivamo troppo bassi. «Ci sono certe situazioni in cui dovremmo mantenere il baricentro più alto, ma bisogna anche dire che quando Osimhen parte alla sua maniera, ci vuole la moto per stargli dietro. Per questo non riusciamo a riempire l’area con i centrocampisti. A volte dovrebbe rallentare, per aspettare un attimo».
RIGORINO
Moderata soddisfazione per il positivo Meret, che si è mostrato un po’ perplesso per il rigore che ha regalato il pari al Barça. «Non ho ancora avuto modo di rivederlo, ma dal vivo pareva una deviazione davvero leggera, che ha spostato impercettibilmente la palla. È stato un peccato, ma abbiamo ottenuto comunque un grande risultato». Partita dalla due facce per l’estremo difensore friulano. «Sapevamo che loro pressavano molto alti. Dovevamo, pertanto, uscire col gioco da dietro. Cosa che abbiamo fatto piuttosto bene nel primo tempo. Nel secondo meno. Ma ci sta contro squadre così. Il risultato rimane aperto in vista del ritorno».
Il più felice è il presidente Aurelio De Laurentiis. Almeno, così sembra dal suo tweet: «Uno splendido Napoli europeo. Una prova di grande maturità. Bravi tuti!».
A. De Pauli (Cds)