Sì, la gara sarà di quelle vecchia maniera: il Camp Nou è stato liberato il 1° febbraio, totalmente, e a dispetto della raccomandazione del governo spagnolo firmata del Ministero della Sanità di mantenere al settantacinque percento la capienza degli stadi fino alla fine del mese, il governo catalano continuerà a seguire le proprie regole. Ovvero: capienza massima e porte aperte. Il popolo azzurro al seguito del Napoli, però, sarà comunque mascherato (più o meno) come Osimhen: la mascherina è obbligatoria all’interno dell’arena e in tutti i luoghi affollati, ma per la strada è consentito anche farne a meno. Insomma, direttive semplici e chiare come chiarissima è la voglia di grande calcio dei tifosi napoletani: cinquemila gli alfieri attesi in Catalogna, provenienti tra l’altro da tutta Italia, dalla Spagna, dalla Francia, dal Portogallo e da chissà quali altri pezzi d’Europa. L’occasione, del resto, è straordinaria, a maggior ragione dopo la delusione del 2020: fioccarono le disdette e i rimborsi, all’epoca. E anche le lacrime.
CdS