La capitale del tifo resta Napoli: l’epicentro dell’esodo, il cuore di una trasferta sognata che domani sarà vissuta senza neanche l’alone delle vittime designate. Già: Messi è a Parigi, il Barça non è quello stellare dei tempi migliori e a dirla bene a Barcellona temono neanche poco la sfida con Insigne e compagni.
«La stabilità creata dal club in Italia e in campo internazionale, e dunque l’abitudine a vivere in cima alle classifiche pur non vincendo trofei, ha generato nei tifosi la mentalità di credere nella squadra. In una squadra che può anche piazzare il colpo al cospetto di un avversario tra i più grandi al mondo e in una sfida così complessa»,
spiega lo scrittore Maurizio de Giovanni.
«Non mi sorprende tanto entusiasmo, non mi sorprendono i numeri: c’è una voglia enorme di veder combattere il Napoli a grandi livelli e soprattutto di vederlo vincere. Sì: i reduci della generazione delle vittorie diminuiscono e ovviamente la nuova muore dal desiderio di altri trionfi. Tra l’altro, Napoli è la terza città d’Italia ed è l’unica con una sola squadra: il senso d’identità è infinito».
Fonte: CdS