La Procura Federale ha aperto, su segnalazione dell’AIA, un fascicolo sul nuovo consulente arbitrale della Roma, Gianpaolo Calvarese. Nel concitato post-gara contro il Genoa (partita nella quale al 90′ è stato annullato un gol a Zaniolo che poi è stato espulso per proteste), il neo match-analyst arbitrale giallorosso era sceso negli spogliatoi dell’Olimpico per parlare con l’ex collega Abisso. Il fischietto della sezione di Palermo, non ha riferito nulla nel referto arbitrale e nemmeno gli 007 della Procura Federale, presenti allo stadio, hanno fatto menzione dell’accaduto. Tant’è che nelle decisioni del giudice sportivo, non ce n’è traccia.
La vicenda sembrava chiusa lì ma nei giorni seguenti, Abisso ha deciso di effettuare un esposto personale all’AIA che a sua volta, atto dovuto, lo ha girato alla Procura Figc. La Roma, al momento, non ha ricevuto nessuna comunicazione. L’atto di accusa è che Calvarese, non essendo un tesserato giallorosso, non poteva accedere agli spazi interni riservati, tra cui gli spogliatoi. A Trigoria la questione per ora non preoccupa. Da quanto trapela, il club rischia al massimo un’ammenda. C’è invece curiosità per capire la motivazione che ha indotto Abisso a non segnalare nulla nel referto arbitrale per poi ripensarci e muoversi con l’Aia. Non va escluso che alcune interpretazioni che sono state date dai media sulla giornata inflitta a Zaniolo (originariamente si riteneva potessero essere almeno un paio), letta come una vittoria di Calvarese, abbiano indotto l’arbitro a denunciare l’accaduto.