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Noi abbiamo chiesto il rinvio e ci auguriamo che la Lega possa concedere a Mancini qualche giorno in più». Sono le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, a «Radio anch’io sport» riguardo ai playoff del 24 marzo (a Palermo contro la Macedonia del Nord) e del 29 marzo, in caso di qualificazione. L’idea della Federazione è rinviare le gare del weekend 19-20 marzo per aiutare il c.t. in vista di questi due delicati impegni e non fallire il pass Mondiale come accaduto già al gruppo di Gian Piero Ventura a Russia 2018. «Sarebbe un’altra brutta pagina se l’Italia non si qualificasse per quello che rappresenta il calcio nel nostro Paese. Noi dobbiamo qualificarci, abbiamo le condizioni per poterlo fare, ci siamo complicati la vita sbagliando due rigori importantissimi. L’Italia nei momenti di difficoltà reagisce. Il progetto Nazionale è vivo non si esaurisce con vittoria Europei o una eventuale, speriamo di no, non partecipazione ai Mondiali».
Adesso la palla passa alla Lega serie A, che domani si riunisce in assemblea per l’elezione del nuovo presidente (nelle ultime ore circola il nome di Carlo Bonomi, numero 1 di Confindustria) e per decidere se adeguare o meno lo Statuto ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale lo scorso novembre. Altrimenti, su questo argomento scatterà il commissariamento: «Non c’è nessuno scontro tra Lega e Figc sono in gioco piuttosto due visione contrapposte del presente e del futuro del calcio, io sono per la modernizzazione e le riforme altri sono per l’immobilismo e il conservatorismo come nel caso delle multiproprietà. Sui principi informatori noi abbiamo agito con rispetto abbiamo cercato di discutere per individuare tutte le soluzioni per non fare implodere un già fragile equilibrio nell’assemblea di Lega di serie A. Mi spiace quando si parla di riforma e futuro e poi si creano ostacoli e blocchi per applicare principi di democrazia»
E sul presidente: «Mi auguro ci sia questa famosa fumata bianca per il nuovo presidente, sarebbe già un grandissimo passo avanti. Le probabilità di un commissario? Massima disponibilità verso i club, l’idea potrebbe essere un commissario sottoposto a condizioni sospensive. Non è accettabile che si rivendichi un ruolo urlando, non permetto a nessuno di offendere la dignità della nostra Federazione». Infine: «Pensiamo di inserire l’indice di liquidita come criterio di ammissione ai campionati, per la prima volta abbiamo inserito la serie A. Poi ci sono altri due indicatori, il parametro sull’indebitamento e poi il rapporto tra ricavi e costo del lavoro allargato. Significa mettere sotto controllo i costi di gestione. Dobbiamo inserire presupposti che salvaguardino la competizione, una serie di regole che diano prospettiva e lungimiranza. Sono anni poi che rivendichiamo la tutela del diritto d’autore e il rispetto di alcuni diritti alla base della dignità del movimento calcio».
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Fonte: Mattino.it