Simone Inzaghi è squalificato, ma ha preparato la partita nei minimi particolari. Il tecnico arriva a Napoli orfano di uno dei suoi pezzi più pregiati: Bastoni. Strano ma vero, ma il più giovane del pacchetto arretrato interista è il vero tassello vincente del puzzle di Inzaghi. Più di Skriniar, più di De Vrji. Il ballottaggio tutto italiano tra Dimarco e D’Ambrosio dovrebbe essere vinto dal primo. Poi, una volta definita la linea difensiva, il grande rebus che Simone Inzaghi si porterà dietro fino a pochi minuti dal fischio d’inizio è quello legato all’attaccante da schierare al fianco dell’intoccabile Dzeko: Sanchez o Lautaro. In mezzo al campo, invece, ci sono certezze granitiche: Brozovic e Barella, ovvero i due che fino a questo momento hanno rappresentato le colonne portanti dell’Inter da scudetto. Con o senza di loro, quindi, è tutta un’altra Inter, così come è una squadra diversa con o senza Perisic. Gli esterni sono fondamentali nel 3-5-2 di Inzaghi che partita dopo partita ha trovato la quadra perfetta con Perisic da una parte e Dumfries dall’altra. L’olandese era partito in sordina, ma con il passare delle giornate è riuscito a ritagliarsi un posto importante facendo dimenticare in fretta l’addio di Hakimi.
Il Mattino