ESCLUSIVA – Dario Marcolin: “Napoli-Inter? I particolari faranno la differenza. Sabato ci saranno dei duelli davvero interessanti”

Il doppio ex ai nostri microfoni presenta la sfida di sabato del "Maradona"

Sabato sera al “Maradona” si giocherà il tanto atteso big-match tra il Napoli e l’Inter. Gara molto attesa, per il momento di forma degli azzurri e per i nerazzurri che cercheranno il riscatto dopo aver perso il derby. Sui duelli singoli e sulla partita ilnapolionline.com ne ha parlato con il doppio ex Dario Marcolin.

Tu che conosci molto bene Simone Inzaghi, ti aspettavi che riuscisse a trasmettere all’Inter le sue idee di gioco? “Per certi versi è la sorpresa di questo campionato, perché alla Lazio ha iniziato un percorso dove ha fatto un ottimo lavoro, all’Inter era un test e fino ad ora lo sta superando al meglio. Lui riesce a creare con il gruppo una sorta di empatia e la squadra riesce ad esprimersi al meglio grazie alle sue idee di gioco. Sta facendo un ottimo lavoro ed ora i prossimi test contro Napoli e Liverpool diranno molto sul percorso dei nerazzurri. L’Inter attacca spesso in sei, le punte, gli esterni ma anche i centrocampisti, un 3-5-2 diverso dagli altri e in questo Simone ha costruito una squadra prettamente offensiva”.

Parlando delle scelte che potrebbe fare Simone Inzaghi, chi secondo te al posto di Bastoni e in attacco al fianco di Dzeko? “Secondo me al posto dello squalificato e anche infortunato Bastoni, penso più D’Ambrosio che Dimarco. Il primo è più difensore di ruolo, poi non sposterebbe Skriniar dal lato sinistro, per poter marcare Insigne e Zielinski che gli piace giocare sul lato mancino. In attacco? Ad inizio stagione la coppia Dzeko-Lautaro era quella per la quale Inzaghi ha puntato e i risultati si sono visti. E’ chiaro che il momento positivo di Alexis Sanchez non va sottovalutato, vedi gol contro Juventus e Roma. Conoscendo Simone che di solito è un allenatore che non fa calcoli, penso più all’argentino che al cileno ex Udinese, Arsenal e Barcellona”.

Passando al Napoli, a tuo avviso con il rientro di Koulibaly e Anguissa dalla Coppa d’Africa li vedremo entrambi contro l’Inter dal primo minuto? “Secondo me Koulibaly inizierà dal primo minuto, mentre Anguissa partirà dalla panchina e ti spiego il perché. Il difensore senegalese è da sempre un caposaldo nel gioco di Spalletti, difficile da sostituire, perciò secondo me lo vedo in campo dal primo minuto. Sul centrocampista invece penso che andrà all’inizio in panchina, perché nelle gerarchie Lobotka ha scalato le vette e il suo rendimento nelle ultime 5 gare, la squadre ne ha vinte 4 e pareggiata una. Queste sono mie sensazioni, ma ovviamente l’ultima parola spetterà a mister Spalletti”.

Restando a centrocampo che ne pensi del duello Fabian Ruiz da una parte e Brozovic da sponda nerazzurra? “Sono per caratteristiche due registi. Lo spagnolo è uno che un po’ tatticamente mi assomiglia, lui gli piace toccare molti palloni, come lo si è visto nel match dell’andata. La sfida del “Meazza” che io commentati, invece il croato ha corsa molti chilometri, senza mai stancarsi. Brozovic sta giocando la miglior stagione da quando è in Italia ed è a livello fisico e tecnico imprescindibile. Lo spagnolo si adatta bene nel gioco del Napoli, la squadra è a su misura per le sue caratteristiche, perciò Spalletti non ne può fare a meno”.

In attacco invece che ne pensi della sfida Osimhen e Dzeko? “Dzeko è un giocatore che lo vedi a tutto campo, fa salire la squadra, effettua le sponde e poi in zona gol si sta confermando come con la Roma. Osimhen? La squadra si vede che lo cerca, lui parte in progressione e i difensori devono tenere alta la guardia per evitare di perderselo nei duelli uno contro uno. Il bosniaco è un calciatore che ha esperienza, mentre il nigeriano ha tutto per diventare un campione e quando li vedi in campo lo noti con una certa facilità”.

Infine sulla sfida di sabato al “Maradona” Napoli-Inter, pensi che possa essere una gara decisiva, oppure no? “Sono d’accordo con te, non credo che possa essere decisiva, visto che si giocheranno altre partite da qui a fine anno. Forse nella testa chi dovesse vincere, le certezze aumenterebbero. Se il Napoli riuscisse ad ottenere l’intera posta, avrebbe nell’autostima un valore aggiunto. Nel caso i tre punti andassero all’Inter è chiaro che con una gara da recuperare, avrebbe il morale alto. La vittoria contro la Roma ha ridato delle certezze, dopo la sconfitta nel derby, ma sabato al “Maradona”, sarà una partita dove i particolari faranno la differenza”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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