Continua l’inchiesta sulle plusvalenze nel calcio, come scrive oggi il Corriere dello Sport.
“Va avanti l’inchiesta sulle plusvalenze nel mondo del calcio. I finanzieri del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura che indaga sul caso con al centro le plusvalenze dell’Inter, ieri mattina hanno acquisito negli uffici della Covisoc, presso la Federcalcio in via Allegri a Roma, la relazione riguardo a 62 operazioni ritenute sospette. Naturalmente si tratta di acquisti e cessioni effettuati da formazioni italiane tra le quali quella nerazzurra, la Juventus e il Napoli. Il documento, redatto lo scorso anno dalla Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche e anche trasmessa alla Procura federale della Figc, è così entrata a far parte del corredo di atti dell’inchiesta dell’aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri.
Le operazioni dell’Inter erano entrate nel mirino dei pm pochi giorni prima di Natale quando gli uomini delle Fiamme Gialle erano stati nella sede di viale della Liberazione per acquisire materiale relativo ai bilanci, ai contratti di cessione, acquisto e prestito delle stagioni 2017-18 e 2018-19. Il reato ipotizzato è il falso in bilancio, ma non ci sono iscritti nel registro degli indagati. L’inchiesta è ancora in una fase iniziale e punta a verificare un “sistema” diffuso nel calciomercato, basato sugli scambi di calciatori tra due squadre senza movimentazione di denaro, ma con plusvalenze a bilancio per entrambe. Sullo stesso “sistema” sta indagando la Procura di Torino che ha messo al centro del mirino diverse operazioni concluse dalla Juventus. Per l’Inter gli affari contestati sarebbero una decina (tra questi Radu, Pinamonti e Vanheusden) con plusvalenze di circa 90 milioni distribuite in due esercizi e utili a raggiungere gli obiettivi del Fair Play Finanziario dell’Uefa”.