Luciano Moggi, ex dirigente di Torino, Napoli e Juventus, è stato ospite della trasmissione La città del pallone, condotta da Valter De Maggio, direttore della radio ufficiale del Napoli.
“Il Napoli a Torino contro la Juventus era rimaneggiato, ma nonostante questo ha fatto un’ottima partita dominando a centrocampo. Da lì ho iniziato ad immaginarmi dove sarebbe potuto essere ora il Napoli in classifica se fosse stato al completo”.
Napoli-Inter – “I due club arrivano a questo big match in maniera totalmente opposta. Il Napoli se la giocherà a viso aperto non avendo nulla da perdere, l’Inter invece arriverà con la paura di perdere il primato. Se i nerazzurri dovessero perdere al Maradona, per me il Napoli si candida ad essere la prima candidata a vincere lo scudetto. Io al Milan non ci credo“.
La difesa – “La forza difensiva del Napoli è nel centrocampo. Gli azzurri prendono pochi goal grazie alla robustezza della mediana azzurra. I calciatori che sono mancati di più a Spalletti sono Osimhen e soprattutto Koulibaly che con la sua presenza in campo riesce a dare sicurezza a tutta la squadra”.
I gioielli del goal – “Con Vlahovic ci ho parlato un paio di volte. Mi è parso un calciatore di grande carisma in grado di sopportare una maglia pesante come quella della Juventus. Se potessi scegliere tra Vlahovic e Osimhen sceglierei sempre Osimhen perché riesce sempre a mettere in difficoltà le difese avversarie. Vlahovic deve allenare l’istinto del goal mentre Osimhen non deve perdere l’istintività che lo contraddistingue”.
L’uomo in più – “Anguissa è un calciatore imprescindibile per questo Napoli e quando tornerà metterà in seria difficoltà Luciano Spalletti. Secondo me costringerà uno tra Lobotka e Fabian Ruiz a sedersi in panchina. Chi tra i due? Beh questi sono problemi dell’allenatore (ride, ndr.)”.