Il Napoli vince a Venezia, conquista l’ottavo successo in trasferta e si avvicina all’Inter, un punto indietro alla squadra di Simone Inzaghi. Dopo una prima frazione, dove i lagunari, giocano ordinati, senza concedere nulla agli avversari, tranne un paio di palle gol ad Osimhen. Nella ripresa il bomber nigeriano sblocca la gara con un imperioso stacco di testa su cross di Politano. La gara non ha particolari sussulti, ad eccezione del rosso, grazie al VAR, verso Ebouhei, dopo il fallo si Mertens. Nel recupero arriva il raddoppio, con Petagna. Secondo il CdS ottima la prova a centrocampo di Fabian Ruiz.
Spalletti (all.) 7 – Il suo 2022 è un inno alla gioia: se ne è fregato del Covid, della Coppa d’Africa, dei problemi. E a Venezia esprime personalità con quella squadra che è tutta sua.
Ospina 6,5 – La parata su Okereke è uno spartiacque, che lascia portar via la paura per un’uscita un po’ così.
Di Lorenzo 6,5 – L’uomo in più a destra. Con una leggerezza da incantare.
Rrahmani 6,5 – Ops, una scivolata incauta, però comunque sempre padrone di se stesso, anche nelle percussioni.
Juan Jesus 6,5 – In scioltezza, disarmante per la capacità di semplificare movimenti e palleggio. Okereke lo spazza via ma può succedere una volta in un’ora e mezza.
Mario Rui 6,5 – Attacca, si arrabbia, si accentra, scala, senza mai arenarsi.
Fabian Ruiz 6,5 – Sa governare persino giocando sotto ritmo, però stavolta avvertendo appena appena la pressione altrui.
Lobotka 7 – Su livelli spaziali, nonostante la gabbia intorno: ha il dominio delle situazioni e va persino a staccare di testa nella propria area.
Politano 6,5 – Visto ch’è stata una partita grigia, nella nebbia, ci sistema un assist. Mica poco.
Elmas (34’ st) sv – Per dare energia, ne serviva.
Zielinski 6 – Deve occuparsi delle coperture, tentare di legare, ondeggia ai margini del proprio talento.
Ghoulam (44’ st) sv – Una presenza e via.
Insigne 6 – Com’è triste Venezia, senza i suoi squilli. Ma generosità ne aggiunge.
Mertens (34’ st) sv – Per chiuderla, ci vuole qualcosa di suo, anche l’errorino che Petagna capitalizza.
Osimhen 7 – Rimane sospeso, come in un sogno, e fa un gol che gli umani invocano al destino. C’è un pizzico di Marcello Jacobs in lui quando strappa e demolisce chiunque.
Petagna (44’ st) 6,5 – Conosce il proprio ruolo, lo sfrutta: i gol dalla panchina si chiamano plusvalenze (forse).
Fonte: A. Giordano (CdS)