Il Napoli, dopo il successo contro il Venezia, per 0-2, per questa settimana, si prepara in vista del big-match contro l’Inter di sabato al “Maradona”. Per gli azzurri l’occasione, con un successo, di superare la capolista, anche se con una gara in più. Di questo, ma anche diverse tematiche, ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista al giornalista freelance Claudio Pea.
Ieri pomeriggio allo stadio “L. Penzo”, durante il minuto di raccoglimento per commemorare Maurizio Zamparini, i tifosi del Venezia si sono girati di spalle. Era polemico verso il loro ex presidente? “Io sono di Mestre e quindi ti posso dare una risposta su quest’argomento. I tifosi del Venezia lo fanno a tutte le gare e non era legato al compianto Maurizio Zamparini. Anzi dalle nostre parti è ricordato in maniera positiva, anche se per la questione fusione Mestre-Venezia, alcuni non apprezzarono quella questione. Devo fare i complimenti ai tifosi del Napoli, che si sono comportati, come sempre, in maniera corretta. Mi dispiace sottolineare i soliti cori beceri di predominanza territoriali che a me non piacciono assolutamente e che macchiano una partita di calcio”.
Passando all’aspetto tecnico, come giudichi la prestazione del Napoli sul campo del Venezia? “Sul piano tecnico certamente non è stata la miglior partita del Napoli, ma c’è un aspetto che secondo me va detta. Ha gestito la gara molto bene, senza mai rischiare, anzi ha controllato per quasi tutta la gara. Non sono d’accordo sulla prova negativa, o prestazione poco convincente, ieri contava ottenere i tre punti per restare in scia dell’Inter, dopo il risultato del derby. Insigne? E’ stato il calciatore che non ha convinto del tutto, anche se sul piano dell’impegno e della voglia ha come sempre dato il massimo”.
Ti vorrei chiedere di mister Paolo Zanetti. Cosa ne pensi sul piano caratteriale e come rendimento da allenatore? “A livello caratteriale posso dire il meglio possibile di mister Paolo Zanettti. Sa caricare al meglio la squadra e lo si è visto già dall’anno della promozione in A, che è stato un risultato che nessuno si aspettava. Sul piano tecnico sta sicuramente facendo un ottimo lavoro, ma secondo me dovrebbe correggere un aspetto. Ora per conquistare la salvezza, forse ora non basta solo giocare bene, ma occorrerà fare di più. Ieri contro il Napoli il carattere non è bastato, la differenza tecnica la si è vista e poi alcune scelte non mi hanno convinto. Ad esempio Aramu farlo partire dalla panchina non è stata la soluzione migliore. Nel calcio sconfitta a testa alta, a me non è mai piaciuta, perché quando si perde fa sempre male, perciò serve forse metterci un qualcosa di più per salvarsi e che ad oggi la vedo difficile che si possa concretizzare”.
Passando al derby Inter-Milan, secondo te cos’è mancato alla squadra nerazzurra per conservare il vantaggio? “Per me l’Inter, l’ho sempre detto, resta la squadra candidata alla vittoria dello scudetto. Ha due squadre e lo si è visto anche nel derby. Detto questo mister Simone Inzaghi, non sempre fa scelte che mi convincono. Lo si è visto contro il Milan, ma anche la stessa gara d’andata contro il Napoli. I nerazzurri non sono una squadra che sa gestire il vantaggio, ma lo fa e non sempre ti può andare bene”.
Parlando degli allenatori, Spalletti e Allegri sono gli unici che non parlando mai di alibi prima e dopo le gare. Cosa ne pensi in merito? “Hai nominato due allenatori di una certa levatura, sono da campo, perciò sanno quando ci sono momenti della stagione, dove c’è da stringere i denti e poi dimostrare quanto valgono alla distanza. Altri tecnici invece si lamentano quando non vanno bene le cose, perciò non li considero di categoria, ma fa parte del gioco. La Juventus ad esempio con gli acquisti fatti a Gennaio, si è visto che aveva un piglio diverso ieri contro l’Hellas Verona, tutti bene, che non accadeva da tempo, compreso Rabiot”.
Il Napoli sabato pomeriggio allo stadio “Maradona” affronterà l’Inter nel big-match per il vertice. Che match dovrà fare per mettere in difficoltà la squadra di Simone Inzaghi? “Il Napoli, con il recupero dei vari Koulibaly, su di lui ho sempre detto che è tra i migliori stopper a livello mondiale, perciò gli faccio i complimenti per la Coppa d’Africa vinta. Ma anche Anguissa, ha ora quasi tutta la rosa al completo per potersela giocare da qui a fine anno. Gli azzurri sanno perfettamente che per lottare per lo scudetto, sabato sera conterà ottenere i tre punti, altri risultati non sarebbero positivi in orbita scudetto. Che strategia da adottare? La squadra dovrà essere aggressiva contro l’Inter, dare poca possibilità di contrattaccare e sfruttare al meglio le occasioni che avrà per ottenere il massimo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®