Aurelio non raccoglie l’assist di Victor e anzi dribbla. In grande stile: «Scudetto?». Già, presidente: sembra che la lunga rincorsa inaugurata sabato dal Milan e completata ieri dal suo Napoli abbia rilanciato le ambizioni scudetto di tutti. Ma proprio tutti. E sabato al Maradona arriva proprio l’Inter, sempre prima in classifica con una partita da recuperare ma allo stato con un solo punto di vantaggio.
«Non parliamo di scudetto: parliamo del fatto che siamo felici per la vittoria».
D’accordo De Laurentiis, nessun problema: tanto è la classifica a chiarire le cose a tutti. Tanto, prima o poi, saranno costretti un po’ tutti ad affrontare l’argomento: facciamo anche tra qualche giorno. Più schietta e diretta, invece, l’analisi dell’addio di Insigne: il conto alla rovescia è già nel pieno e tra qualche mese Lorenzo volerà a Toronto per cominciare una nuova avventura. «Lui è un uomo libero e in quanto tale è giusto che prenda delle decisioni». Pace e bene.
PLAUSO PER SPALLETTI . E allora, DeLa se la gode: i suoi viaggiano che un piacere sin dal rientro in campo dopo le feste. Dalla Befana in poi: un pareggio con la Juve in condizioni di assoluta emergenza e poi quattro vittorie consecutive. Un crescendo, una cavalcata che da ieri ha riportato il Napoli a un solo punto di distanza dall’Inter, alla vigilia dello scontro diretto in programma sabato al Maradona.
Sfida-scudetto, sacrosanto: «Non parliamone…», aveva già detto De Laurentiis.
«Andiamo avanti così, i ragazzi sono molto gasati e questa cosa è davvero importante: fino a sabato ci sono un po’ di giorni per essere concentrati. La verità è che abbiamo un grande allenatore ma non è una novità, l’ho sempre detto».
Una volta disse anche che Spalletti era il migliore tecnico della sua gestione, per la precisione.
IL FUTURO. «Siamo soddisfatti di aver vinto in un campo molto complicato e quindi di un risultato che conferma il nostro secondo posto. E poi siamo stati fortunati perché siamo abituati a guardare anche le partite degli altri, e voi capite a cosa mi riferisco».
E ancora: «Giocare dopo una sosta non è mai semplice, e tra l’altro il Venezia è convinto dei propri mezzi e molto determinato, ma credo che sia una vittoria meritata: la squadra l’ha voluta e l’ha conquistata con merito. Con una partita molto convincente».
Convincente è anche il messaggio relativo al domani del club: «Il Napoli sarà sempre molto forte».
Nonostante la separazione consensuale con il capitano: contratto scaduto e arrivederci, Lorenzo ripartirà dalla Mls. «È giusto che abbia preso decisioni che lui e soltanto lui ritenga corrette. Oggi la vita è lunga, e anzi se uno ha la genetica che funziona, un po’ di fortuna e una buona alimentazione può anche arrivare a 110 anni: lui, trentenne, ha davanti ancora 80 anni ed è giusto che ci pensi. Non deve essere una colpa».
Finale dedicato a Osimhen: «Un vero trascinatore: ha giocato per il gol e per la squadra, per i compagni, dando una mano in entrambe le fasi. Devo dire, però, che tutti hanno giocato bene».
Fonte: F. Mandarini (C dS)