Sette anni con il Milan, quattro con l’Inter: Fulvio Collovati, di derby a San Siro ne ha giocati tanti in maglia rossonera e nerazzurra. E quello di oggi sarà davvero un super derby con vista scudetto. «Sì, da diversi anni non si vedeva un derby così con l’Inter in testa seguito dal Milan, secondo con il Napoli».
Che derby s’attende? «Se andiamo a vedere il valore delle due rose e teniamo presente che una è ancora in Champions e l’altra no l’equilibrio si sposta dalla parte dell’Inter che parte indubbiamente favorita. Ma siccome ne ho giocati tanti di derby so bene che non sempre chi è più forte sulla carta vince: i nerazzurri avranno le loro insidie perché il Milan è un avversario sicuramente pericoloso».
Quanto potrà pesare l’assenza di Ibrahimovic? «Quella di Ibra sarà un’assenza importante per il suo carisma e per la sua capacità di poter decidere sempre la partita da un momento all’altro. Ma nonostante ciò se i rossoneri ritrovano l’entusiasmo e l’intensità, caratteristiche venute un po’ meno con lo Spezia e in coppa Italia con il Genoa, potranno esprimere nel derby il loro calcio migliore».
Bel calcio che sta esprimendo l’Inter in testa alla classifica: come giudica finora il lavoro di Simone Inzaghi? «Nell’Inter c’era la base del lavoro di Conte ma si vede eccome la mano che ci ha messo Simone Inzaghi che sta svolgendo un ottimo lavoro. L’Inter mi sta piacendo molto, gioca un calcio totale, tutti arrivano al gol non solo gli attaccanti ma anche Barella e gli altri centrocampisti, Skriniar e i difensori».
Apre il derby di Milano, domani il Napoli gioca a Venezia: gli azzurri potrebbero approfittarne in questo turno di campionato? «Il Napoli deve sperare in un pareggio nel derby ma è chiaro che penserà solo al Venezia, una squadra che gioca un buon calcio: gli azzurri per poter lottare per lo scudetto non potranno più ripetere passi falsi come quelli con l’Empoli e lo Spezia».
E quanto conterà il fattore Osimhen? «Tantissimo, ritrovarlo al cento per cento sarà decisivo. Nel girone d’andata è stato lo spaccapartite per quelle che sono le sue caratteristiche. In tal senso potrà essere determinante proprio in una gara come quella di Venezia contro la squadra di Zanetti che gioca con la difesa molto alta: se uno come Osimhen riesce a partire nello spazio poi non si prende più».
Inter, Milan e Napoli: nella lotta a tre quali aspetti potranno essere determinanti? «L’Inter ha dimostrato di essere finora la più forte, gioca un calcio d’attacco con due ali vere come Dumfries e Perisic a volte però finisce con il rischiare u po’ troppo. Il Milan senza Ibra e Rebic in attacco è legato all’estro di Leao perché Giroud è un uomo d’area di rigore, un colpitore di testa. Spalletti ha dato una fisionomia chiara al Napoli, un calcio che mi sta piacendo molto: la cosa più importante è aver ritrovato gli assenti».
R. Ventre (Il Mattino)