De Laurentiis sul tetto che scotta: 58 milioni lordi per undici giocatori  

Mimmo Carratelli e l'ironia sulla questione tetto salariale nel Napoli

Crisi, napoletani, e il sarcasmo di Mimmo Carratelli sul Cds sulla nuova politica del club azzurro a proposito del tetto salariale:

“Riunione plenaria e finanziaria allo chalet di Peppino cameriere a Mergellina al completo di calcolatrici, algoritmi, dividendi, sottraendi, aglie, fravaglia e fattura ca nun quaglia con la partecipazione del signor Tennessee Williams di Columbus direttamente dal Mississippi autore del testo Aurelio sul tetto che scotta. Pietanza del giorno crisi e bisi. 

 

Chi tene ‘o mare nun tene niente, sospira Enrico Pignatiello baritono mancato al San Paolo e fan di Pino Daniele. E Aurelio tene ‘o mare, chiarisce Totonno Speranza direttore di centro commerciale. E’ venuto il momento che se il monte-ingaggi non va da Maometto, Maometto va al monte di pietà, declama Saverio Malaspina ragioniere. E Maometto sarebbe Aurelio, precisa Pasquale Pazienza giornalista on-line. Hanno la stessa barba, commenta don Ciccio portiere di palazzo. Al monte di pietà no, esclama dolorosamente Salvatore pittore di alici, non possiamo fallire per la seconda volta.
Bisogna abbassare il tetto che scotta, proclama Gennaro Piromallo salumiere guardando con rispetto il signor Tennesse Williams di Columbus, Mississipi. Bisogna abbassare gli stipendi, enuncia Saverio Malaspina ragioniere. Siamo al saldo nel buio, sospira Carminiello ‘a rezza pescatore di fravaglia. Il tetto scotta e la papera non galleggia, sentenzia Salvatore pittore di alici. Sotto il tetto Aurelio cammina, sopra il tetto va in rovina, aggiunge don Ciccio portiere di palazzo. Napoli non è Toronto, sottolinea Corraducciobello ex giornalaio di piazza Sannazaro.
Abbiamo undici giocatori sul tetto che scotta che costano 58 milioni lordi, ragguaglia Pasquale Pazienza giornalista on-line, e posso farvi i nomi. Annunciazione, annunciazione, declama don Ciccio portiere di palazzo. No, ‘a voce ‘e notte, no, implora Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Vi prego giornalista on-line, nun ghi vicino ‘e llastre pe’ fa’ ‘a spia, supplica Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo, i nomi no. Tennessee Williams di Columbus, Mississipi, non comprende.
C’è la crisi, afferma Totonno Speranza direttore di centro commerciale, e ogni società deve diventare la Casa di risparmio. Ma noi siamo ‘o Banco ‘e Napule, eccepisce Salvatore pittore di alici. Non c’è più ‘o Banco ‘e Napule, ribatte Pasquale Pazienza giornalista on-line. Ma perché il tetto non scotta a Juve, Inter e Milan, domanda Gennaro Piromallo salumiere. Quelli sono dei senza-tetto, riferisce Saverio Malaspina ragioniere. Maronn’, non tengono casa, si meraviglia don Ciccio portiere di palazzo. Tengono e tengono pinetine, continasse, milanelli, lo informa Pasquale Pazienza giornalista on-line.
L’Inter spende, il Milan spande, la Juve scialacqua, come fanno, domanda Salvatore pittore di alici. La Juve ha Exor Calibur, chiarisce il ragioniere Saverio Malaspina. La spada nella doccia, esclama don Ciccio portiere di palazzo. L’Inter si è sistemata a Porta ti Cinese, aggiunge Saverio Malaspina ragioniere. E il Milan, chiede Carminiello ‘a rezza pescatore di fravaglia. Il Milan ha un fondo, relaziona il ragioniere Saverio Malaspina. Un fondo senza fondo, un ricco sfondato, insinua Gennaro Piromallo salumiere. E nuje che tenimm’, domanda Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Nuje ca perdimm’ ‘a pace e ‘o suonno e nun ce dicimm’ maje pecché, nuje nun tenimm’ niente, sospira Salvatore pittore di alici. Solo Aurelio tene ‘o mare, precisa il salumiere Gennaro Piromallo. Chi tene ‘o mare nun tene niente, ripete Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo”. 

 

Fonte: CdS

 

 

 

 

 

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