Icardi-Insigne: episodi diversi, la gaffe dell’ Assocalciatori

L’Associazione calciatori, presieduta dall’ex centrocampista e avvocato Umberto Calcagno, ha pubblicato un interessante report sulle minacce ricevute dai giocatori nelle stagioni 2019-2020 e 2020-2021. 
Tra i dati «sulle modalità principali con cui i calciatori sono stati minacciati, offesi e intimiditi», come recita il comunicato diffuso dall’Aic, c’è qualcosa che non torna. Ed è questo punto: «18% (di minacce, offese e intimidazioni, ndr): striscioni contro le squadre appesi dentro o fuori gli stadi e i centri di allenamento o, addirittura, sotto casa di alcuni atleti, come nel caso di Mauro Icardi e Lorenzo Insigne». Due episodi completamente differenti.
Nel caso di Icardi – striscione esposto sotto casa sua a Milano il 1° settembre 2019, quando stata per trasferirsi al Paris St. Germain perché escluso dai piani tecnici dell’Inter – la minaccia fu chiara: «Icardi ora basta Milano è piccola». Con tre bersagli disegnati nella scritta al posto delle O, come facevano i terroristi negli anni ’70.
Nel caso di Insigne – 20 gennaio 2020 – venne appeso sotto casa del capitano azzurro a Napoli un sacchetto della spazzatura su uno striscione di incoraggiamento per Lorenzo. Una minaccia o piuttosto un gesto di cattivo gusto, magari di un tifoso deluso dai risultati della squadra?
Di quell’episodio ovviamente Insigne non si è mai lamentato. In una recente intervista al mensile Undici ha dichiarato che non è stato capito da molti a Napoli. Ma questo è un altro discorso. Come la differenza tra i due striscioni che in alcun modo possono essere accomunati, come ha invece fatto l’Assocalciatori nel suo dettagliato report.
F. De Luca Il Mattino
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