Amir Rrahmani, difensore centrale del Napoli, parla al quotidiano Il Roma della sua intesa con Juan Jesus, degli errori, e del suo essere pronto a diventare l’erede di Koulibaly:
“Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi”.
L’ intesa con Juan Jesus: “Ci siamo inizialmente studiati, poi dopo le prime due gare siamo migliorati. Ora sappiamo come giochiamo. Ci capiamo bene, sappiamo come gestire i movimenti. Juan è esperto, sta in Italia da dieci anni e ha giocato sempre in grandi squadre. Poi finalmente ha segnato”.
Gli errori dietro l’angolo: “Il calcio, purtroppo, non è una scienza esatta. Non puoi mai sapere cosa potrà succedere. L’importante è rimanere sempre umili e provare a dare tutto durante gli allenamenti. Io l’ho fatto e oggi mi godo il grande momento.
Leader Koulibaly: “Io erede di Koulibaly? È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio”.
Il sogno: “Vorrei regalarmi un sogno, che poi sarebbe di tutti i tifosi. Ma non mi faccia pronunciare la parola perché qui ho imparato a essere scaramantico. Giochiamo sempre per vincere, quello che succederà non lo sappiamo. Speriamo che accada qualcosa di bello”.